Riunione ristretta fra sindaco, assessore all’urbanistica e capigruppo consiliari 
 
 BASTIA — Ad oltre un mese dall’incontro con il vescovo diocesano monsignor Sergio Goretti sul futuro del «piano San Marco», che prevede la costruzione della nuova parrocchia, si è rimessa in moto la macchina amministrativa per dare concretezza agli impegni presi nei confronti della comunità cattolica. Venerdì, infatti, si è riunito un gruppo ristretto, composto dal sindaco Francesco Lombardi (nella foto), dall’assessore all’Urbanistica Clara Silvestri, e dai capigruppo della maggioranza Marchi (Ds), Caleri (Margherita) e Geoli (PdCi). Tutti si sono trovati d’accordo sulla necessità di fare presto per mettere a punto la ridefinizione del Piano in modo tale che possa rispondere alle richieste del vescovo, relative alla chiesa ed ad servizi essenziali ad essa connessi, ma anche alla necessità che gli interventi previsti soddisfino la popolazione residente. L’assessore Silvestri ha evidenziato l’esigenza che le eventuali modifiche al piano urbano complesso, adottato un anno fa dal Consiglio comunale, non lo stravolgano altrimenti potrebbe essere necessario rifare un altro progetto. Ancora non si riesce a comprendere, visto che a sollevare problemi sono stati in particolare i Ds (che avevano dato il nulla osta all’adozione) perché un esame più approfondito non sia stato fatto nell’ impostazione. Tutti, però, hanno concordato sull’opportunità di ridimensionare le volumetrie, soprattutto quelle dei cosiddetti «stecconi» prevedendo sin d’ora una forte riduzione della parte commerciale. Come realizzare le modifiche però è un problema ancora da valutare. Per farlo i capigruppo hanno concordato con il sindaco di dare incarico all’assessorato all’Urbanistica di fornire dati e un possibile scenario entro cui introdurre i possibili cambiamenti. Operazione tutt’altro che semplice, perché c’è da considerare anche la fattibilità economica del piano per cui l’amministrazione, finora, non ha previsto alcun finanziamento aggiuntivo.
m.s.
 

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