Bastia

La Madonna del Popolo adesso torna ai fedeli La pregevole opera restaurata in piazza del Comune

ASSISI IL SINDACO: ‘SIGNIFICATO STORICO-CULTURALE’  LA MADONNA del Popolo di piazza del Comune in Assisi, cara alla devozione degli assisani, è tornata al suo posto. Si tratta, in verità, di una pregevole opera dei maestri Stefano e Francesca Lazzari della «Bottega Artigiana Tifernate», gli stessi che hanno curato la copia della Porziuncola collocata a San Francisco. L’affresco di Palmerino di Guido (secolo XIII), dopo il suo restauro, nel 2005, era stato sistemato nella Pinacoteca a palazzo Vallemani. Venne staccato, fortunatamente, due giorni prima che il fulmine della notte tra il 24 ed il 25 aprile danneggiasse irrimediabilmente il telaio entro cui era racchiuso. «Avremmo perduto per sempre — dice ancora la gente di Assisi devotissima a quell’immagine — la nostra venerata Madonna». ANCHE il complesso monumentale, palazzo san Niccolò, in cui è stata ricollocata (a cura dall’ufficio municipale alla cultura, su cofinanziamento Fondazione Cassa Risparmio Perugia e Comune di Assisi), ha subito un intervento di ripulitura e restauro da parte del maestro Sergio Fusetti, ‘conservatore’ della Basilica di San Francesco. L’edicola è stata eretta negli anni 1926-’28, periodo di massimo fulgore cittadino, legato alle celebrazioni del settimo centenario della morte di San Francesco a cura del podestà Arnaldo Fortini. Ora si è provveduto anche al rifacimento del cancello in ferro battuto, sottratto alla pubblica collettività, ad opera della ditta artigiana Rinaldi, che custodiva ancora il disegno, in quanto la famiglia ne aveva forgiato l’originale. Un’antica devozione accompagna nei secoli questa immagine. Al tempo in cui non c’era ancora la luce elettrica, ogni sera, la gente accendeva un lume ad olio. «DOPO i numerosi restauri di questi anni — sottolineano il sindaco Claudio Ricci e l’assessore alla cultura Leonardo Paoletti — è importante la valorizzazione dei ‘particolari’, che assumono grande significato storico-culturale con evidenti indotti anche turistici».  
 
 Nazione-2011-01-02-Pag14

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