Bastia

La Giunta approva il bilancio di previsione

Bastia Umbra, 30 dicembre 2009

COMUNICATO STAMPA    Partito della Rifondazione Comunista Circolo “Rosanna Cipolla” Bastia U.

La discussione del bilancio è sicuramente uno degli atti più significativi di un consiglio comunale. A Bastia, ieri, è stato presentato e approvato (non si può dire discusso!)  il bilancio di previsione 2010, unitamente al programma triennale delle opere pubbliche. Un bilancio caratterizzato da minori entrate a causa della crisi economica e della conseguente perdita di posti di lavoro, ma soprattutto a causa dei tagli dei trasferimenti statali operati dal governo Berlusconi, che si dice federalista e poi priva gli enti locali delle risorse necessarie. Come l’amministrazione ha deciso di rimediare quindi alle minori entrate, considerando la volontà e la necessità di non diminuire nel sociale e lasciando sostanzialmente immutato il piano delle opere pubbliche? Nel più classico dei modi: incremento di tariffe e tagli alla spesa pubblica. Non si aumentano le imposte e le tasse, ma si prevedono incrementi tariffari per servizi pubblici tra cui: concessioni cimiteriali, parcheggi, mensa scolastica, trasporti scolastici, utilizzo impianti sportivi e scuola di musica. I tagli sono previsti in quasi tutti i settori.  A fare le spese di questi aumenti saranno quindi soprattutto le famiglie con figli, che dovranno anche fronteggiare il rialzo generale di molte tariffe per servizi di prima necessità, come elettricità, gas, RCA, servizi di trasporto, bancari ecc…  La Federconsumatori stima che la “stangata” per il 2010 sarà di circa 600€ a famiglia.  Vorremo far notare che gli aumenti tariffari colpiscono le famiglie indipendentemente dal reddito e quindi l’impatto di queste spese è sempre meno sopportabile da chi si trova già in difficoltà economiche.  Così non è per le imposte, che si pagano (o dovrebbero pagare) in base al reddito, con un principio di proporzionalità stabilito dalla legge.  Che senso ha quindi togliere a Bastia l’imposta di scopo, che ad oggi gravava solo ed in misura minima sulle imprese e i possessori di seconde case, ed aumentare le tariffe a tutti? Con quale logica? L’unica possibile è quella di rispettare le promesse elettorali, quelle promesse che da sempre sono tanto più accattivanti quanto più inopportune.

Amelia Rossi�
Circolo “Rosanna Cipolla” di Bastia Umbra

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