Bastia

LA FUSIONE «Mignini-Petrini» Nessun taglio al numero di addetti

NON SARANNO TOCCATI né ridimensionati i livelli occupazionali dei lavoratori che operano all’interno del mangimificio Petrini e del Molino Spigadoro. Questa la conclusione dell’incontro nella sede comunale di Bastia tra la Rsu Mignini-Petrini e la Giunta Lombardi, che si sono confrontati sugli scenari possibili in seguito alla fusione Mignini-Petrini per la gestione della produzione mangimi. L’amministrazione comunale ha dato garanzie che i processi riorganizzativi voluti dall’imprenditore Marino Mignini non produrranno perdite di posti lavoro, anzi potranno valorizzare le professionalità esistenti, «nell’interesse generale del territorio di Bastia, delle maestranze oltre che dell’impresa».


RIGUARDO alla ‘fase urbanistica’, cioè la trasformazione dell’attuale sito industriale con altre funzioni economiche e sociali, la giunta Lombardi ha fornito ampie rassicurazione, escludendo tempi rapidi per «ipotesi diverse dall’attuale destinazione industriale». Tuttavia, è stato annunciato che l’area rientrerà nello studio di variante generale al Prg.

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