Bastia

La figlia di De Gasperi: vi racconto mio padre

In un incontro a Bastia, Maria Romana ha raccontato la vita familiare e privata dello statista

di ATTILIO FALCINELLI
BASTIA UMBRA – «Il pensiero di Alcide De Gasperi a 59 anni dalla scomparsa è ancora attuale e insuperato».
Questo in sintesi il tema dell’incontro che si è svolto al centro congressi di Umbriafiere alla presenza della figlia del grande statista, Maria Romana.
L’occasione per il convegno è stata la mostra allestita nell’atrio del centro congressi dal titolo: “Dalla ricostruzione dell’Italia alla costruzione dell’Europa”, dove sono esposti documenti di particolare interesse storico ed iconografico. Presenti il direttore del quotidiano L’Avvenire, Marco Tarquinio, Mario Squadroni soprintendente archivistico dell’Umbria, il sindaco Stefano Ansideri ed una nutrita platea di cittadini.
Ma è stata Maria Romana a delineare un primo tratto fondamentale di suo padre: «Ogni personaggio politico – ha detto – porta dentro di se la propria famiglia. È importante quindi avere una famiglia che sia d’accordo con le proprie scelte. Se la politica è una missione, la vita non è facile».
Ed ancora: «Ha saputo educare noi bambine con la sua vita, camminando diritto. La prigionia, le rinunce, non le raccontava mai». Uomo di grande fede, sicuro della strada che voleva perseguire, De Gasperi aveva compreso che la democrazia e la repubblica erano i capisaldi della nuova Italia convinto, come era, sostenitore di un’Europa delle patrie. Di grande attualità appare ora il suo pensiero sull’idea di democrazia e di unità europea. «Il percorso politico di mio padre – ha raccontato ancora Maria Romana non fu facile: fece spesso scelte difficili, spesso anche criticate. Dalla costante ricerca della collaborazione con i laici, alla difesa perenne della libertà politica, dalla difesa delle istituzioni alla ricerca costante della conciliazione».
«De Gasperi – ha concluso il sindaco Stefano Ansideri – fu il primo a dialogare da pari a pari con gli Stati Uniti, a restituire all’Italia un ruolo europeo e mediterraneo da dove è emersa la figura di un uomo politico moderno dal pensiero insuperato, che sapeva precorrere i tempi e guardare con fiducia al futuro».

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