1° PUNTATA – La ricostruzione dal 2003 ad oggi del Piano Attuativo di Iniziativa Pubblica


Rossella Aristei: “Terreni comprati al doppio del loro valore e la variante di Ospedalicchio”


ROSSELLA ARISTEI*
 BASTIA UMBRA
Succede a Bastia Umbra dove la “fantasia creativa” dei nostri politici supera ogni più ardita immaginazione. Era il mese di marzo 2003 quando a Bastia alcuni soggetti sognavano la possibilità di una trasformazione urbanistica riguardante la frazione di Ospedalicchio. La Società PROGRESS, creata dalla C.N.A.( Confederazione Artigiani ) decide in pochi giorni di acquistare un’area agricola (vari ettari) ad Ospedalicchio, atto notarile Rep. N 92207del 25/3/2003, in quanto in C.d.A. l’area in oggetto veniva defi nita “un appezzamento di terreno posto in una posizione altamente strategica per lo sviluppo imprenditoriale”, alla presenza di Francesco Lombardi responsabile della C.N.A di Perugia, la quale era proprietaria della PROGRESS stessa. Questa, stranamente, compera il terreno a più del doppio del suo valore.
Come mai la C.N.A., che dovrebbe occuparsi di offrire servizi ai soci artigiani, si improvvisa finanziaria e decide di investire i soldi dei soci per un terreno agricolo, pagandolo in modo esagerato? Ma ad ottobre 2003 la Progress scrive al Sindaco Bogliari dicendo “dai colloqui intercorsi abbiamo appreso e accolto positivamente la vostra intenzione di procedere con un Piano attuativo di Iniziativa Pubblica che contemperi il riassetto generale della zona industriale di Ospedalicchio”(nessuno aveva informato il Consiglio). Per magia politica, quell’interesse o desiderio si trasforma in realtà, ma la nascita è traumatica. Il Sindaco Bogliari, però, consigliato da esperti del settore, con gli strumenti della maieutica politica, seduta stante, ossia durante il parto, Consiglio Comunale, trasforma il Piano per l’attuazione dell’area, da privato, come in realtà desiderava mamma Progress, in pubblico. Così nasce il Pip, non esattamente il figlio che papà e mamma volevano, ma ogni “scarrafone è bell’a mamma sua”. Nel frattempo nasce la Società Bastianova che ingloba mamma PROGRESS e Francesco Lombardi ne diventa Vicepresidente e poi Amministratore delegato. La morte aleggia sul PIP, che ha avuto una gestazione problematica ed un parto traumatico: riuscirà a rimanere in vita e, se si, per quanto tempo? La maggioranza che lo ha fatto nascere, in silenzio, sta lavorando per farlo morire, al di là della delibera ufficiale che lo riconosce nato e vivo. Perché? A favore di chi?
CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA: LA MORTE DEL PIP 2^
La variante di Ospedalicchio, che ha trasformato il terreno agricolo, di poco valore, in terreno industriale, di ben altro valore, acquistato dalla Progress, inizia il suo cammino di crescita, ma presto incontra delle difficoltà. La Società Progress presenta a dicembre 2003 una osservazione al Piano Pubblico (Pip), chiedendo al sindaco l’esatto contrario di ciò che aveva chiesto ad ottobre: con tanto di parere legale richiede un Piano di iniziativa privata. Cambiamento repentino rispetto al figlio Pip, appena nato. Perché questa richiesta? Facile da spiegare: un Piano Pubblico si realizza con esproprio e creazione di graduatoria per titoli, con assegnazione dei lotti al reale valore del terreno: di fatto è sotto il controllo pubblico, a garanzia di tutti. Come può la Progress accettare questo controllo del pubblico, rimettendo un sacco di soldi, avendo pagato la terra molto più del suo valore reale? Il povero Pip sente la morte sorvolare la sua testa. Nel frattempo, giugno 2004, Francesco Lombardi amministratore, già amministratore della Società Bastia Nova, diventa Sindaco di Bastia Umbra. Il Pip viene lasciato riposare in pace ed a lungo: è meglio non parlarne per un po’. Nel 2006 le osservazioni vengono portate da Lombardi in Consiglio e la richiesta della Società Progress viene bocciata. Il Pip riprende la speranza e si illude di poter continuare serenamente la propria vita. Chi non si ferma è Lombardi che tenta in tutti i modi di farlo fuori, ma richiede l’accordo con la minoranza. Così si inventa una riunione dei capigruppo con i rappresentanti della Progress: la minoranza rifiuta ogni accordo e difende strenuamente il Pip, anzi fa tante domande alla Progress, ma non riceve risposte. Chi chiede risposte al sindaco è la città, ma nessuno della maggioranza parla. Il silenzio: a favore di chi? (Continua)


*Capogruppo Liste Civiche

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.