Bastia

La Destra stoppa Ansideri

“Le sue condizioni sono inaccettabili, se non cambiano andremo da soli”

“Noi senza simbolo? Allora via anche quello del Pdl”


BASTIA UMBRA – La Destra respinge al mittente il veto del candidato Ansideri. “Noi senza simbolo non andiamo da nessuna parte – tuona il reggente Michele Boccali – a meno che anche il Pdl rinunci al suo simbolo per confluire in una lista civica comune”. Dopo mesi di attesa e insinuazioni, La Destra bastiola ha deciso di mettere i puntini sulle “i” e chiarire per quale motivo non abbia ancora sposato la coalizione di centrodestra, che vede in Stefano Ansideri, il candidato sindaco in corsa per le amministrative 2009. “Tutto è Iniziato a giugno del 2008, quando un esponente del Pdl ci ha proposto Ansideri come candidato sindaco comune” spiega Boccali.- “La Destra ha subito salutato con favore il nome di una persona stimata. Poi, in seguito alla presentazione ufficiale della candidatura, abbiamo incontrato Ansideri, che ci ha detto di volere il nostro partito, ma non il suo simbolo; questo perchè La Destra è stata considera come una realtà forte, che avrebbe probabilmente allontanato quei voti che il centrodestra avrebbe potuto sottrarre al centrosinistra e al partito Socialista. Inizialmente abbiamo sperato che Ansideri cambiasse idea, considerando il fatto che il simbolo de La
Destra per il partito rappresenta tutti quei valori che ne ispirano la politica e che la differenziano dal calderone che abbiamo rifiutato, sciegliendo di non confluire in An. Ma Ansideri ha continuato per la sua strada, fino a chiederci di chinare la testa. Una richiesta che consideriamo offensiva per il partito. Così, abbiamo cominciato a lavorare su programma e candidato, perché, qualora l’attuale situazione non si modificasse, ci presenteremo alle amministrative 2009 in modo autonomo”. Questa è la verità de La Destra, cui si possono ricondurre le avvenute dimissioni dell’ex segretario Massimo Gnavolini. “Lui avrebbe accettato il compromesso di Ansideri per vincere le elezioni, presentando il partito sotto forma di lista civica” ammette Boccali. “Una presa di posizione strumentale quella di Gnavolini” rincara Tracchegiani:
Alberta Gattucci

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