La magia dello spettacolo direttamente dal Teatro Bolshoi di Mosca oggi alle ore 15 al cinema Esperia

BASTIA Al cinema Esperia di Bastia oggi alle ore 15 va in scena il terzo dei quattro appuntamenti della rassegna “Danza il Cinema. Il Grande Balletto al Cinema Esperia”. Direttamente dal Teatro Bolshoi, a Mosca, viene proiettato “La Dame aux camélias” (La Dama delle camelie), una coreografia di John Neumeier, artista americano considerato tra i maggiori interpreti del balletto narrativo a serata intera. Proprio questo balletto è una delle pietre miliari del lavoro di Neumeier, autore che si è sempre distinto nella propria inesauribile vena creativa.
La trama travolgente del lavoro è tipica dello spirito romantico e passionale del tempo in cui è composto il romanzo che la ispira: “La Dame aux camélias”, di Alexandre Dumas figlio, scritto di getto nel 1848, pochi mesi dopo la morte di Marie Duplessis, la cui vera vita ha ispirato anche il personaggio della Violetta verdiana ne “La Traviata”.
Sulla scena russa, a far vivere la commovente vicenda della infelice cortigiana, negli intensi ruoli principali di Marguerite Gautier e Armand Duval, sono Svetlana Zakarova, la diva più acclamata della scena di danza internazionale, e Edvin Revazov, affascinante primo ballerino del Balletto di Amburgo, Compagnia diretta dallo stesso Neumeier da oltre 40 anni.Accanto a loro, sono i primi ballerini,i solisti e gli artisti del prestigioso corpo di ballo del Teatro Bolshoi negli altri e importanti ruoli del balletto. La coreografia è riproposta ad oltre
170 anni dalla pubblicazione del romanzo di Dumas figlio, scritto di getto nel 1848, pochi mesi dopo la morte di Marie Duplessis, la cui vicenda ha ispirato anche il personaggio della Violetta verdiana ne “La Traviata”.
L’allestimento, articolato in tre atti, rimanda direttamente al romanzo, e non alla tragedia rielaborata dallo stesso autore, ed è interamente costruito sulle note struggenti delle musiche di Fryderick Chopin. Queste accompagnano momento per momento la vicenda, la conducono al vertice drammatico attraverso meravigliosi passi a due, grandi scene di balli e importanti momenti per i solisti. L’intensa e raffinata scrittura coreografica, un apparato scenico molto accurato, degno della classe di un Luchino Visconti, e l’accurato vocabolario neoclassico, che è la firma per eccellenza di John Neumeier,lo confermano come uno dei maggiori coreografi viventi, innovatore e rivitalizzatore del genere del balletto drammatico. Il coreografo entra a piene mani nello spirito letterario di entrambi i romanzi sui quali si fonda l’intreccio da lui immaginato: oltre a “La Dame aux camélias”, di
Dumas, è la volta di “Manon Lescault”, il romanzo fiume composto dall’autore francese Antoine François Prévost (conosciuto come “Abbé Prevost”). Pubblicato nel 1731, il libro offre un altro “esempio terribile della forza delle passioni”, con la storia della giovane e bella Manon che perde la vita nelle paludi della Louisiana, dove è imprigionata per la sua condotta sconsiderata. Sul palcoscenico russo, le due vicende e le due drammaturgie
si intersecano e si specchiano in un avvincente teatro nel teatro, ricco di effetti e di emozioni purissime, che fanno di questo balletto un autentico capolavoro.

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