Il ruolo del “Maschiella” è stato al centro del confronto in consiglio comunale 

 BASTIA UMBRA (al.ga.) – Qual è il ruolo dell’Umbriafiere nell’economia bastiola? L’ente gestisce sì il centro fieristico regionale Maschiella, occupandosi dell’organizzazione e della gestione degli eventi fieristici che nel corso dell’anno animano i padiglioni, il centro congressi e l’area del complesso espositivo, ma opera anche a strettissimo contatto con il territorio; d’altro canto, è proprio per questo motivo che il Comune possiede una quota di proprietà dell’Umbriafiere.Eppure, in sede dell’ultimo consiglio comunale bastiolo, che si è tenuto martedì 30 novembre, all’interno della maggioranza di centrodestra si è acceso un confronto sul rapporto che esiste fra l’ente Umbriafiere e il Comune e su come le cose potrebbero cambiare in futuro. E’ stato Adriano Brozzetti, capogruppo della lista civica a sostegno dell’attuale vice sindaco Rosella Aristei, a proporre alcune riflessioni a seguito delle comunicazioni con le quali il sindaco Ansideri ricordava la quota di partecipazione del Comune in Umbriafiere: “L’evento di Agriumbria, una delle fiere di maggiore richiamo nel territorio dell’Italia centrale fra tutte quelle proproste nel calendario annuale, è nata dalla volontà delle associazioni locali degli allevatori. Dalla sinergia fra i lavoratori che caratterizzavano il tessuto economico del territorio ha preso piede la gestione del centro fieristico regionale, anche grazie al coinvolgimento delle realtà artigianali bastiole per quanto riguarda gli allestimenti fieristici.Oggi questo modus operandi sembra essere cambiato, ma, soprattutto, sembra che Bastia non riesca mai a usufruire a pieno di quanto potrebbe essere portato dagli eventi fieristici. Probabilmente,se l’amministrazione comunale possedesse un po’ più del 12% delle quote, potrebbe avere dei margini di diverso peso per quanto riguarda il potere decisionale”.E, se anche il capogruppo Pdl,Filippo Longetti, ha colto la riflessione come uno spunto d’approfondimento possibile, il primo cittadino ha tenuto a fare alcune precisazioni: “La maggioranza delle quote di proprietà dell’Umbriafiere appartengono a Sviluppumbria. Essere più presenti, aumentando la percentuale della proprietà delle quote di proprietà,significherebbe per il Comune aumentare un investimento, senza, comunque, avere un peso tale da poter incidere nell’ambito decisionale. Tuttavia,dal mio insediamento sono in contatto con Lazzaro Bogliari, presidente Umbriafiere,per valutare l’opportunità di progettare momenti di scambio fra l’entefieristico e la città”.

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