Bastia

La Ciam di Petrignano conquista nuovi mercati e si afferma tra le aziende leader nella fornitura di componenti per arredi di bar, gelato e pasticcerie

Quando il design fa passi da gigante
Jacopo Zuccari
ASSISI – Un’azienda di famiglia che si è fatta grande. Che è partita dal basso, dal piccolo mercato locale, per arrivare là dove osano i maggiori “competitor” internazionali. Nel settore del design e della fornitura di componenti tecnologici pr arredatori nel settore bar, gelato e pasticceria, la Ciam di Petrignano d’Assisi è una delle aziende leader in Italia. “La prima in Umbria”, con circa 3.000 commesse evase all’anno, come ha sottolineato l’amministratore delegato Federico Malizia, giovane ma già‘navigato’ manager che ha preso il timone della barca quattro anni fa, affiancando il padre Giuseppe, storico fondatore del gruppo. Per la Ciam gli ultimi sono stati anni fondamentali, che hanno portato il marchio assisiate da una dimensione nazionale agli avvincenti mercati globali. Sono stati fatti investimenti, ammodernamenti, innovazioni, progetti. E, soprattutto, lavori concreti, come il nuovo capannone da 23.000 metri quadrati, inaugurato nel maggio di quest’anno davanti a oltre 500 persone e alla presenza delle più alte cariche politiche, civili e religiose della città. “Il rapporto col territorio resta forte – ha detto Malizia – nella misura in cui questo ci permette di crescere e innovare. Sviluppare il nostro marchio è la priorità, ma chi viene a lavorare qua non è un numero, nè uno come tanti. L’attenzione al personale è uno degli elementi fondamentali che fanno la qualità del prodotto”. Con la serietà, la puntualità e la garanzia della propria offerta, la Ciam si è conquistata nel tempo una solida reputazione tra i clienti. L’azienda ha saputo posizionarsi con intelligenza nel diversifcato mare della ristorazione, sviluppando le proprie linee produttive verso una precisa gamma di destinatari. “Al momento giusto ci siamo tirati fuori dalla mischia dei clienti finali – spiega Malizia – Abbiamo scelto di puntare sulla fornitura non diretta differenziando l’offerta in base alle diverse esigenze del mercato. Questo da una parte ha comportato una maggiore flessibilità, ma anche un impegno ancora più costante nel mantenere alto il livello della qualità. Il mercato cambia velocemente, è sempre più frenetico ed è fondamentale stare al passo. Non è facile, ma qualche risultato importante crediamo di averlo raggiunto”. La ricetta di specializzare i prodotti funziona, tanto che anche le linee produttive dell’azienda corrispondono alle singole esigenze. Lavorazione dell’acciaio, del legno, attività di taglio, saldatura, piegatura, assemblaggio, falegnameria, verniciatura. Ci sono poi i frigoristi, gli addetti al magazzino e ai settori tecnici, amministrativi e commerciali. Le competenze più moderne si uniscono alle professionalità radicate nella formazione economica e sociale del territorio. Lo stretto rapporto con gli istituti tecnici e professionali porta ogni anno nuova linfa alle idee e alle capacità produttive dell’azienda. “Il nostro punto di forza è non solo la qualità ma anche la stabilità che si deve dare all’immagine dell’azienda. Ci tengo a sottolineare – puntualizza Federico Malizia – che il95 per cento dei nostri dipendenti è assunto con contratto a tempo indeterminato. Chi sta qui si sente parte di una famiglia. Non ci piacciono le primedonne e scegliamo solo chi vuole crescere immedisimandosi nello spirito dell’azienda. Fare squadra è cruciale”. Lo stabilimento di Petrignano ha ripreso, proprio questa settimana, il normale ritmo produttivo, dopo la pausa estiva. Sul tavolo di Malizia scorrono grafici, progetti, proiezioni. L’amministratore delegato segue in prima persona e dà il suo “imprinting” allo sviluppo delle linee aziendali. “Passo tanto tempo qui – confessa Malizia – Quasi non c’è il tempo per fermarsi a gustare anche i successi e i risultati conseguiti. Vorrei dedicare più tempo alla famiglia, fra qualche anno magari sarà possibile. Sento molto la responsabilità verso i miei dipendenti. Non vorrei mai dire loro ‘scusa non c’è più lavoro, devo mandarti a casa’. Sono parole terribili, che spero proprio di non dover mai proferire”.

Un’avventura cominciata a Bastia nel 1977 grazie all’intuizione di Giuseppe Malizia
La storia della Ciam ha inizio nel 1977. L’azienda nasce a Bastia Umbra, a valle del monte Subasio, oggi sede di un importante insediamento industriale. Un’autentica passione quella di Giuseppe Malizia, “padre fondatore” dell’azienda ed iniziatore di un cammino fatto di coraggio e difficoltà, ma anche di capacità, tali da permettere all’azienda – nel giro di pochi anni – di conseguire lusinghieri successi di mercato, in Italia e all’estero. Agli inizi degli anni ‘90 Giuseppe Malizia orienta l’azienda verso una scelta che modifica per sempre il proprio destino aziendale: quella di specializzarsi nella vendita di tecnologia e componenti semilavorati. La formula si rivela vincente. La strada del rinnovamento tecnologico porta quindi la Ciam a specializzarsi nella produzione di banchi frigoriferi. Successivamente, nascono le aziende del gruppo, ognuna delle quali specializzata in una particolare categoria di produzione: nel 1993 nascono Comar (moduli coibentata inox) e Gebar (arredo bar componibile) e nel 1998 arriva Mabo (vetrine professionali per gelateria e pasticceria). Nel maggio 2006 c’è lo storico avvicendamento alla guida dell’azienda: Federico Malizia è il nuovo presidente. Succede a Giuseppe Malizia dopo quasi trent’anni di direzione. Il 1 maggio 2010l’inaugurazione a Petrignano del nuovo capannone.

Un capannone di 23.000 mq che dà lavoro a 100 dipendenti
Maggio porta bene. Nella storia della Ciam i momenti più importanti sono accaduti proprio alle porte dell’estate, quasi ad annunciare una nuova era. E così, dopo che a maggio 2006 Federico Malizia ha assunto le vesti di presidente – e attuale amministratore delegato – , sempre nel maggio, ma del 2011, l’azienda di fornitura e design ha spostato le proprie linee di produzione nella nuova sede di viale dei Pini – dove sono impiegati 100 dipendenti – a Petrignano (a pochi passi da Colussi e Petrini, altre storiche aziende del territorio). La costruzione dello stabilimento ha comportato una spesa di 12 milioni di euro. “Un investimento notevole ma necessario – ha detto Federico Malizia – per adeguare la struttura al mercato e ai progetti di crescita e consolidamento dell’azienda. L’evoluzione dei mercati ci ha costretti ad elaborare nuove strategie”. La collocazione dell’impianto a Petrignano è ritenuta infatti “strategica” perchè – a pochi chilometri dall’aeroporto di Perugia Sant’Egidio – offre visibilità a un’azienda che mira a farsi conoscere anche sui mercati esteri.

Sprint decisivo e nuovi brevetti
Cresce il fatturato: 15 milioni in più sul 2009
Dire Ciam significa dire innovazione. Non solo di marchi, idee e prodotti. Nel corso degli anni la qualità si è imposta sul mercato grazie ai numerosi brevetti registrati. E’ un elenco di prestigio e successo che ha inizio con il brevetto Sqcp che ha introdotto l’accesso al vano refrigerato tramite un sistema di scorrimento vetro con sportellino a ribalta magnetica; a seguire sono arrivati il Pcic (pannello di coibentazione con impronte di cablaggio), l’Epa (accesso al vano espositivo con sistema vetri a scorrimento), il Specf (sistema di sollevamento elettrico del piano espositivo caldo/freddo, il Vrt (sistema di apertura vetri “roto-traslatorio”), il Rvmi (sistema di refrigerazione ventilata delle mensole di banchi e vetrine ad uso alimentare), lo Spinning Shelf (sistema di rotazione automatica-ciclica della mensole di banchi e vetrine ad uso alimentare) e il Spmm (sistema di sostenimento dei prodotti alimentari con mezzi mobili). Lo sviluppo si è concretizzato anche in termini di quote di mercato e di fatturato prodotto. Ad oggi, la Ciam sviluppa un volume di affari derivante da un 15-20 per cento di vendite all’estero e per la restante quota dal mercato interno. Nord America e Estremo Oriente le aree extraeuropee privilegiate, ma anche l’Africa non è più un tabù. Da poco, sono stati avviati infatti contatti per la fornitura di prodotti anche in Eritrea e Congo. La crisi, insomma, non si è fatta sentire, grazie alle preventive scelte strategiche che hanno condotto l’azienda in settori di mercato ad alta qualità e innovazione, elementi determinanti nel dare solidità e fiducia al variegato mondo dei “buyers”. Le stime dell’azienda sono in rialzo per quanto riguarda la produzione. Per il 2010 si prevede un aumento di fatturato pari al 15-20 per cento (+15 milioni di euro sul 2009). “Piccoli passi, ma con grande energia”, è il segreto che si è rivelato vincente. Un’identità che la famiglia Malizia ha conservato e trasmesso nel percorso di crescita del gruppo.

La linea verde come modello vincente sui mercati
Federico Malizia: “Ci piace far crescere i giovani”
(Ja.Zuc.) – La Ciam insegue la linea verde. La freschezza del design, la pulizia degli arredi, la vivacità dei prodotti da strategie ben definite. C’è tutto un lavoro alle spalle che significa ricerca, programmazione, confronto e anche spirito innovativo. Al cuore della programmazione c’è lo staff dell’ufficio tecnico, composto da dieci esperti usciti dai migliori istituti del territorio. Un pool di dieci ragazzi, affiatati e in costante sintonia con la direzione aziendale, che mettono le proprie idee a disposizione della crescita del gruppo. “L’età media è molto bassa – ha fatto notare l’amministratore delegato Federico Malizia – Si tratta di ragazzi dall’età compresa tra i 19 e i 25 anni. Non cerchiamo infatti i grandi e famosi ingegneri o geometri, ci serve gente che sappia fare squadra. Abbiamo detto no anche a fior di manager, che vantavano curriccula invidiabili. Ma la scelta dell’azienda è chiara e netta: non servono primedonne o fuoriclasse che arrivano e pensanso di saper fare già tutto. A noi piace più far crescere i giovani, farli maturare professionalmente e umanamente in modo da diventare loro, con le loro capacità e competenza, i ‘fuoriclasse’ del settore. Certo – riconosce Malizia – quando si cresce poi arrivano anche le ambizioni e si voglion poi tentare avventure più grandi. Ma questo fa parte dei ‘rischi’ del mestiere e se un giorno ci lasceranno ne prenderemo atto ma sappiamo che sono cresciuti con noi. E questa è una bella soddisfazione”. Federico Malizia parla chiaro con i propri dipendenti. E sulla sua azienda ci tiene a dire: “Sono i dipendenti la vera ricchezza, le macchine e la tecnologia contano senz’altro ma è la qualità umana che poi ti dà una marcia in più”. Tra i dipendenti Ciam – la maggioranza dei quali italiani – c’è anche un numero ristretto (4-5 unità) composto da lavoratori immigrati. Anche con loro è stato instaurato un rapporto di fiducia, quasi familiare. “Si tratta di immigrati nordafricani, marocchini arrivati qui ad Assisi pochi anni fa e che abbiamo avuto modo di apprezzare per serietà e affidabilità. Tutto è iniziato con l’assunzione di un dipendente e poi è proseguito con l’arrivo di altri componenti della famiglia”. Storie di immigrazione che vanno a buon fine, persone laboriose e con la testa sulle spalle che offrono il proprio contributo per la ricchezza e il benessere del territorio. “Questi lavoratori sono ormai pienamente inseriti – ha aggiunto Malizia – Possiamo considerarli ormai assisiati acquisiti”.

Occhi puntati sulle fiere mondiali
A Rimini e Milano le ultime novità
Sono due gli appuntamenti clou per l’azienda. Il prossimo appuntamento, a cui sta lavorando il gruppo, promuovendo nuove linee di design, sarà la fiera di Rimini. L’evento è in programma a gennaio 2011. Tempi (quasi) stretti per il gruppo del presidente Malizia, che comunque è già al lavoro pensando all’altro evento, la fiera biennale di Milano, che si terrà a ottobre 2011. In entrambe le occasioni saranno presentate le nuove linee per la fornitura di prodotti: “Design Collection” e la serie “Compact”. La prima è la prova di stile e tecnologia in cui Ciam si cimenta in proposte di arredo moderne e dal design rigoroso; le ambientazioni diventano così il modo più elegante per evidenziare spunti di utilizzo e di inserimento negli arredi della tecnologia più avanzata che l’azienda mette a disposizione. La seconda – la serie “Compact” – è invece il progetto guida della collezione e tratta la completa personalizzazione di cassetti e sportelli refrigerati abbinati al neutro. Una vera rivoluzione nel settore bar.

Corriere-2010-09-03-pag12         Corriere-2010-09-03-pag13

Exit mobile version