Bastia

La «cena della discordia» apre il Palio

I festeggiamenti nei quattro Rioni per la ricorrenza di San Michele Arcangelo 
 
 BASTIA — Il 42mo Palio di San Michele entra nel vivo, oggi in modo formale con la «cena della discordia», ma nei quattro rioni (Moncioveta, Portella, S.Rocco e Sant’Angelo) già da qualche giorno. Sono infatti iniziati i preparativi per la festa che impegnano i rionali nell’organizzazione delle varie manifestazioni. Innanzitutto, nell’allestimento delle sfilate che richiedono il massimo sforzo e le maggiori risorse. Se la «temperatura» del Palio si misura dalla presenza dei volontari, soprattutto giovani, al lavoro negli spazi dei singoli rioni, si può dire che quest’anno si è partiti con il piede giusto. Sono decine i ragazzi e le ragazze che affollano in particolare nelle ore serali gli incontri di lavoro nei singoli rioni. A san Rocco, dopo la soluzione allo smarrimento di materiali ed attrezzature e la ritrovata sede nell’ex stabilimento Giontella i giovani presenti sono più numerosi dell’anno scorso. L’entusiasmo e lo spirito giusto sarà verificabile stasera nella cena in piazza, un’anteprima della festa vera e propria, dove si ritroveranno non solo i rionali, ma anche i bastioli desiderosi di dare un contributo concreto. Il menù della grande tavolata di stasera nella centrale piazza Mazzini è curato dalla pasticceria Mela, ma saranno i rionali con gli sfottò e le sfide a dare senso e sapore alla festa. Per oltre due settimane, fino alla celebrazione del patrono San Michele il 29 settembre, la festa sarà padrona della città. «Ci sono tutti gli elementi — sottolinea Monia Giacanella presidente dell’Ente palio — perché la festa abbia un successo pieno. L’impegno di tutti è rivolto a coinvolgere il maggior numero di persone secondo un programma che, pur ricalcando il calendario tradizionale, vuole proporre manifestazioni diverse: dalle gare per i disabili in collaborazione con la cooperativa Pegaso, alle serate musicali di genere diverso. Lo scopo è quello di far crescere il palio sia nei numeri, sia nella qualità dei contenuti».

m.s.

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