Bastia

La cavalcata trionfale del Bastia di Scarfone, Milioto e Bartolucci

e di un pubblico …..Doc .. – Bastia – UN ANNO che rimarrà negli annali della storia del calcio umbro: già oggi è un evento straordinario. Parliamo della promozione in serie D del Bastia Calcio 1924 che ha vinto il campionato 2011–2012, con 63 punti e sette di distacco sulla seconda classificata. Un’autentica cavalcata trionfale nei dieci mesi che hanno portato la squadra del Bastia a mantenere la testa della classifica dall’inizio alla fine. Forse paragonabile ai successi conseguiti dai biancorossi negli anni Cinquanta, quando alla guida del calcio c’era il commendatore Francesco Giontella. In epoca più recente l’ultima promozione in serie D risale alla stagione 1988-89 (presidente Mencarelli, allenatore Flamini) vinta 24 anni fa al fotofinish sul Gualdo, che all’epoca era un’autentica ‘corazzata’. A guidare il Bastia nel recente trionfo è stato il presidente Paolo Bartolucci, uomo di sport, che è arrivato al calcio solo da alcuni anni e alla guida della società di calcio da quattro anni. «I SUCCESSI in tornei che durano mesi — spiega Bartolucci — non possono essere che frutto di un lavoro pianificato nel corso del tempo. Nel nostro caso ha richiesto molti sacrifici per valorizzare gli aspetti positivi e cancellare le negatività. Quest’anno siamo partiti con la convinzione che il nostro obiettivo era solo il primato in campionato». L’esordio, però, in Coppa Italia, è stato catastrofico e claudicante anche la prima partita persa a Narni con una diretta concorrente. Da quel momento, però, il Bastia ha inanellato una serie di risultati positivi che gli hanno permesso di conquistare la prima posizione che ha mantenuto fino alla fine. «Frutto delle eccellenze, ma io ritengo che a garantire il successo finale è stato lo spirito di gruppo, che ha pervaso tutti, coinvolgendo come protagonisti tantissimi giovani», sottolinea il Ds Agostino Milioto. Protagonista in prima persona, il direttore sportivo è arrivato a Bastia due anni fa e ha saputo selezionare i giocatori necessari per fare il salto di qualità. Il fantasista Salvatore Pica è stato determinante in attacco in diverse partite, ma non si può dimenticare Michele Battistelli, il beniamino dei tifosi, che ha saputo colmare i vuoti nei momenti di maggiore difficoltà, quando più forte si è sentita l’assenza per infortunio di Mimmo Borrelli. E, poi il pubblico mai numeroso, ma di grandissimo cuore in particolare i ‘Mad Boys’ che hanno seguito sempre la squadra anche in trasferta, accompagnando con il loro entusiasmo la cavalcata verso il successo. Rosario Scarfone, allenatore vincente che l’anno scorso ha portato dalla promozione all’Eccellenza il San Venanzo e quest’anno il Bastia in serie D. «HO PORTATO a Bastia la mia esperienza — ammette Scarfone — e quel carattere paziente e risoluto che ha conquistato e poi coinvolto tutti: giocatori, tecnici e dirigenti. Lavorando insieme e in perfetta sinergia siamo riusciti a centrare l’obiettivo».

Massimo Stangoni

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