Bastia

“La candidatura di Ricci è un segno di debolezza”

Secondo Rifondazione comunista “è la conferma della spaccatura a destra di cui il Pd deve approfittare”
ASSISI (f.p.) – Sembra essere passata quasi sotto silenzio la decisione di Claudio Ricci di ricandidars a sindaco di Assisi per il 2011-2016, forse anche complice il fatto che il programma vero e proprio sarà dato solo alla fine di questa settimana con una conferenza stampa alla Pro loco di Santa Maria degli Angeli. L’unica forza politica che non ha rinunciato a dire la propria è Rifondazione comunista, secondo cui “la candidatura di Ricci è la conferma della spaccatura della destra, e che c’è una possibilità di vittoria per il centrosinistra: chiediamo pertanto al Partito democratico di fare, prima possibile, uno slancio politico per comprendere che ad Assisi l’impresa è oggi possibile e con uno sforzo di sintesi riuscire a presentare candidati per le elezioni primarie con relativi programmi concreti per il rilancio della città di Assisi”. E nel bailamme di un confronto politico sempre caldo, in questi giorni sta addirittura circolando la voce secondo la quale la candidatura dell’attuale primo cittadino sarebbe un fuoco di paglia che non durerà più di qualche mese, in attesa di decisioni prese da Perugia, se non addirittura da Roma. Smentita a stretto giro di posta da parte del coordinatore pidiellino Annibale Vescovi, per il quale “si tratta di tesi messe in giro da chi ha paura di un programma innovativo capace di attrarre consensi a destra come a sinistra”. Nel Pdl restano però da risolvere i casi di autosospensione minacciati da diversi esponenti del coordinamento, un gesto che Vescovi spiega però più come protesta plateale che vero malcontento. “Ad oggi solo una persona ha presentato le sue dimissioni scritte – dice il coordinatore – e adesso tutta la nostra attenzione è sul programma”. E se c’è chi motiva le dimissioni (vere e minacciate) con il mancato altolà alle ambizioni per un terzo mandato da primo cittadino dell’attuale vice sindaco Giorgio Bartolini, anche mediante il ritiro delle deleghe, Vescovi cita le parole del sindaco(“assessori e consiglieri di maggioranza hanno svolto un buon lavoro e possono continuare a collaborare e avere un ruolo importante se condivideranno il programma”), aggiungendo che “a oggi non sono previsti atti che pongano fine al dialogo”.

Corriere-2010-10-19-pag21

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