Tre colpi nel giro di pochi giorni, l’ultimo giovedì notte in un bar bastiolo

BASTIA UMBRA – I residenti della zona li chiamano “quelli dei tombini”, certo è che, tombini usati come teste d’ariete o meno, i ladri a Bastia Umbra si danno da fare. Nel giro di neanche una settimana, sono tre i furti, tentati o riusciti, segnalati nella zona di via del Conservificio e dintorni. L’ultimo caso – su cui indagano i carabinieri di Bastia Umbra e Assisi – è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, quando i ladri, sembra due, dopo aver prelevato un paio di tombini da un piazzale, hanno sfondato la vetrina del bar portando via incasso e la macchinetta per il cambio delle monete in euro con i gettoni della slot machine. Ancora non è chiaro a quanto ammonti il bottino del furto, né le forze dell’ordine si sbottonano su eventuali elementi utili, targhe di auto o volti, rinvenuti dalle immagini delle videocamere di sorveglianza: sembra però che in alcuni video si veda un uomo di corporatura imponente caricarsi sulle spalle la macchinetta con i soldi delle slot, per poi portarla via neanche pesasse quanto una confezione di zucchero. Sempre in via Del Conservificio, un paio di notti fa i ladri hanno preso di mira un noto negozio di elettronica portando via soldi e personal computer, mentre nella notte tra giovedì e venerdì Santo i ladri avevano asportato, forzando la porta d’ingresso, la cassaforte della delegazione di Bastia Umbra dell’Automobile Club Italiano. Insomma, anche se recentemente il sindaco bastiolo, Francesco Lombardi, e l’assessore comunale alla sicurezza, Andrea Tabarrini, hanno ribadito che “Bastia è una città sicura”, tre furti – tutti nella stessa zona e nel giro di neanche 10 giorni, senza contare la rapina in cui un gioielliere bastiolo con attività in pieno centro è stato malmenato e derubato – inquietano i sonni dei residenti e dei commercianti di via del Conservificio. “Servono più illuminazione e controlli, ammonisce il consigliere del PdL Giuliano Monacchia, perché certe zone della città di sera diventano delle vere e proprie zone franche in balia dei malintenzionati”.

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