Pareggio a reti bianche col Bastia in un match senza tanti protagonisti e improntato alla linea verde


MARTINO BOZZA


UMBERTIDE – Per i più esigenti, per i palati fini, certo si potrà parlare del più classico brodino.
Lo 0 a 0 tra Umbertide Tiberis e Bastia infatti non è certo stata la partita che potrà passare agli annali per la spettacolarità, i taccuini dei cronisti hanno infatti tardato a riempirsi, specie nel primo tempo, quando le occasioni hanno latitato ed il gioco ha continuamente ristagnato a centrocampo. Dall’altra parte va però anche analizzata  attentamente la situazione delle due squadre. Da questo punto di vista il Bastia doveva fare i conti con le assenze pesanti del roccioso Passetti e dell’inarrestabile stantuffo offensivo Battistelli, senza dimenticare che dopo la partenza di Baciocchi, mister Tobia aveva a disposizione i soli Biagini e Paparelli per il ruolo di punta.
Sulla sponda umbertidese la situazione era, se possibile, ancor più complessa, visto che mister Mancini non poteva contare su Tempobuono, Roberto Patrizi e soprattutto sul velocissimo tandem d’attacco Radicchi-Missaglia, due che davvero non si possono regalare a nessuno.
In campo Sorrentino, alla sua ultima apparizione in maglia bianco-blu, che peraltro sarà della gara solo per 17’ a causa di un risentimento muscolare, un simbolico esemplificativo epilogo della sua sfortunata avventura a Umbertide. Per i padroni di casa una prova comunque convincente, vista la squadra zeppa di giovani provenienti dal vivaio, senza dimenticare Trippetta, giocatore storico di mister Mancini dai tempi dell’Angelana e migliore in campo, calato nei panni di uomo squadra, ha fatto capire che questo gruppo a poco a poco sta acquisendo il credo tattico del suo mister, riuscendo a soffrire quando c’è bisogno, tralasciando la spettacolarità all’occorrenza, ma portando a casa però sempre punti.
Dal Bastia forse ci si poteva aspettare qualcosina in più, soprattutto dagli uomini faro della squadra come Panzolini e Scarcella, al di sotto delle loro potenzialità. Ottimo invece, come al solito, Marchi, che sulla fascia destra ha difeso e attaccato senza problemi. Buono comunque lo spirito del collettivo di Tobia, vista anche la giovanissima età media, che con la sua compattezza sarà davvero un osso duro per tutti.
Passando alla cronaca, nella prima frazione, dopo un primo quarto d’ora da thè pomeridiano, arriva al 16’ il primo sussulto targato Bastia: Marchi comincia a spadroneggiare sulla fascia destra, guadagna il fondo, cross sul secondo palo, arriva Ubaldi che conclude con il sinistro, ma trova l’opposizione in corner della difesa di casa. Altri 20’ di scaramucce a centrocampo e l’Umbertide risponde: è il neoentrato Censini che dai 20 metri prova la botta di sinistro con Tajolini che deve distendersi a terra per deviare in corner. Al 1’ della ripresa Marchi continua a tiranneggiare la fascia destra, mette così ancora un traversone in mezzo per Vantaggi che da buonissima posizione fallisce il colpo di testa vincente. La Tiberis si scuote e sempre con Censini prova ad innescare offensive vincenti, è del fantasista il tiro che esce di poco sul palo al 12’. Sull’asse destro il Bastia fa gioco e così l’ex Scarcella mette in area un cross basso, Biagini e Mancuccini vanno giù insieme, i bastioli chiedono il rigore, ma per Neri di Terni il fallo l’ha subito il difensore di casa. Prima del triplice fischio finale c’è ancora il tempo per una bella punizione di Trippetta che scalda le mani a Tajolini e per la risposta del Bastia con un tiro di Biagini facilmente stoppato da Cortizo.


UMBERTIDE TIBERIS – BASTIA 0-0



UMBERTIDE TIBERIS (3-5-2): Cortizo 6; Marconi 5,5, Mencuccini 6, Patrizi 6; Freddi 6, Cassetta 6, Trippetta 6,5, Moscatelli 5 (V st Catoggio A. 6 (33′ st Bianchi sv), Floridi 5,5; Sorrentino sv(17′ pt Censini 6), Catoggio S. 5. A disp.: Zandrini, Belia, Tosti, Capecci. All. Mancini 6.
BASTIA (4-3-2-1): Tajolini 6; Marchi 6,5, Belcastro 6, Romoli 6, Brunelli 5,5 (20′ st Ricciarelli sv); Vantaggi 5, Frenguelli 6 (20′ st Marchetti sv), Panzolini 5; Ubaldi 6, Scarcella 5,5; Biagini 5 (45′ st Paparelli sv). A disp.: Gori, Gorietti, Marianeschi, Turrioni. All. Tobia 6.
ARBITRO: Neri di Terni 6,5.
NOTE: Giornata calda. Terreno di gioco in ottime condizioni. Spettatori 350 circa. Ammoniti: Cassetta (U), Panzolini (B), Catoggio A. (U), Scarcella (B). Angoli 7-5 per I’Umbertide Tiberis. Recuperi: pt 3′, st 4′.



SPOGLIATOI
Tobia soddisfatto a metà Senza punte non era facile


UMBERTIDE – In casa Bastia mister Tobia è soddisfatto a metà: “Il Bastia ha provato a vincere la partita, certo siamo senza due attaccanti, non è facile, ha dovuto giocare Scarcella a supporto di Biagini, poi in panchina avevamo quasi tutti ’88. E’ stata una gara gagliarda, giocata tutta con una guerra a centrocampo, sempre molto corretta devo dire, che cercavamo di risolvere con una giocata perché segnare all’Umbertide è davvero difficile. Occasioni ne abbiamo avute sia nel primo che nel secondo tempo, se poi però non concretizziamo ecco che arrivano i pareggi”. Ricorrerete al mercato? “Come tutti ci guarderemo in torno, magari per coprire meglio tutti i ruoli, ma la squadra c’è. Oggi c’era qualche assenza, ma già quando rientrerà Battistelli sarà meglio”. Un parere su questa Eccellenza? “E’ ottima come livello tecnico, come organizzazione, con tutte le squadre si sviluppano partite equilibrate. Tutte le squadre giocano bene, questo è un po’ il ghetto del calcio, dove ci sono giocatori importantissimi che per qualche problemino personale non riescono a sfondare, ma a livello tecnico non hanno niente da invidiare a nessuno”.
Sulla sponda Tiberis parla un soddisfatto presidente Patrizi: “Un punto giusto, sono molto contento anche se non sono arrivati i 3 punti perché in campo c’era tutta la linea verde dell’Umbertide, sono veramente molto orgoglioso dei ragazzi del nostro vivaio che hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione”. Manca qualcosa alla squadra? “Manca qualcosa ad ogni squadra, in settimana vedremo se fare qualche innesto”. Manca qualche punto a questa squadra? “Quelli dei pareggi con il Campitello e con la Nestor, visto che erano state due partite veramente dominate”.
M.BOZ.

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