Con una nota del 10 febbraio u.s. il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo dell’Umbria, acquisite le valutazioni espresse dalla Soprintendenza Archeologica ed il parere della Soprintendenza delle Belle Arti e Paesaggio, ha infatti espresso parere negativo sulla variante al piano attuativo di iniziativa mista in attuazione diretta condizionata ex art. 103 R.R. n. 2/2015.
Il parere negativo scaturisce essenzialmente da quanto emerso nella prima seduta della conferenza dei servizi convocata per lo scorso 21 gennaio, in cui la soluzione di variante al P.A.I.M. Franchi è stata giudicata significativamente peggiorativa rispetto a quella originaria (già peraltro oggetto di una generale preliminare valutazione negativa).
Dagli atti acquisiti emerge come i suddetti Enti avrebbero evidenziato una serie di carenze tecniche e documentali tali da portare alla necessaria pronuncia di parere negativo e, di conseguenza, all’ennesimo arresto dell’intervento urbanistico che, come tutti sanno, comprende anche la realizzazione del tanto agognato sottopasso di via Firenze il quale, di per sè, risolverebbe gran parte dei problemi di traffico e viabilità della città.
Nella sostanza, le motivazioni addotte ripercorrono le problematiche già presenti in fase di approvazione consiliare del piano, risalente al marzo 2013, e quelle contenute nella incerta convenzione urbanistica sottoscritta tra il Comune di Bastia Umbra e l’originario attuatore il successivo ottobre 2013.
Problematiche, che, nella sostanza, erano già state ampiamente sottolineate in consiglio comunale dall’Avv. Fabrizia Renzini (Gruppo Misto) con una precedente interrogazione ed interpellanza, rispettivamente discusse nella seduta consiliare del 13 ottobre e del 24 novembre 2015.
“A circa 4 mesi dai miei precedenti interventi in consiglio comunale, in cui tutti i consiglieri furono rassicurati sulla assoluta fattibilità tecnica ed economico/finanziaria del Piano Franchi – spiega l’Avv. Renzini – ci troviamo di fronte all’ennesima battuta d’arresto dell’Amministrazione Ansideri”.
“I cittadini, attraverso tutti i consiglieri che li rappresentano in Consiglio Comunale – prosegue – hanno voluto concedere ai nostri Amministratori più di una chance ma, dopo questo ennesimo stop, ritengo che il Sindaco Ansideri e la sua Giunta, oltre che “parlare” delle linee programmatiche del PRG (anch’esso fermo ai blocchi di partenza) debbano anche dar prova di saper “fare”.
Ma intanto l’Amministrazione tace.
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