Ferito un piccolo di 9 anni che transitava in bicicletta in via XVII Giugno. Mercoledì era toccato a una bimba
di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA Ne avrà ancora per qualche giorno il bimbo di 9 anni investito da un’auto nella zona di San Rocco, traversa via XVII Giugno, nella serata di lunedì. Si tratta del secondo incidente del genere in pochi giorni e i cittadini chiedono maggiore sicurezza, per una zona dove le auto corrono, la residenzialità è alta e spesso la strada viene usata come parcheggio, con tutti i rischi del caso. Dopo la bimba di 6 anni investita mentre attraversava la strada in via Innamorati, stavolta a essere colpito da un’auto è stato un bimbo che andava in bicicletta nella vicina via XVII Giugno; l’auto lo ha urtato e il giovanissimo ha battuto violentemente a terra, riportando brutte escoriazioni al volto e in tutto il corpo. L’incidente è avvenuto nella prima serata di lunedì e il bimbo è stato portato in ospedale a Perugia dall’ambulanza del 118 del locale nosocomio con un politrauma; le sue condizioni non sono gravi, rimarrà comunque in
osservazione per qualche giorno. Sul posto la municipale per i rilievi. Mercoledì scorso un incidente analogo, quando una bimba di 6 anni che era uscita con la famiglia dalla casa di alcuni conoscenti in via Innamorati e che stava attraversando la strada, in via San Rocco, era stata investita da un’auto condotta da una 39enne. E ora esplode la polemica: a finire sul banco degli imputati i lavori in via Roma che hanno causato un sovraffollamento di auto in via San Rocco, passata da una tranquilla zona residenziale a una bretella verso il centro di Bastia. Mancano inoltre misure di sicurezza adeguate – in quella zona le auto corrono e non ci sono né dissuasori di velocità né strisce pedonali – e anche per questo si chiede alla giunta di fare di più. A chiedere provvedimenti anche il consigliere – e candidata sindaca – Catia Degli Esposti: “Va ridotto il limite di velocità a 30 km/h in quella via fino a che almeno non sia ultimata via Roma. Occorre disporre il divieto di sosta nei tratti più pericolosi e una maggior sorveglianza della strada da parte della polizia della polizia locale”.
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