Bastia

Invernizzi: «Bastia e una piazza che fa sognare»

SERIE D-Il ritorno L’ex Group e Sansepolcro
BASTIA – Il Bastia inizia a prendere corpo e Filippo Montori, assieme ad Agostino Milioto, sta lavorando sodo per mettere i biancorossi in condizione di presentarsi ai nastri di partenza con un buon organico. Praticamente ridisegnato il reparto di attacco, con gli arrivi di Urbanelli dalla Pontevecchio e di Walter Invernizzi. Il puntero, ex di Sansepolcro e Group, torna in Umbria dopo le stagioni passate in terra marchigiana. «Ho trovato una società che ha molta voglia di fare – dice Invenizzi – come tutte le neo promosse è giusto che sia così. C’è un grande entusiasmo e sono felice di essere finito a Bastia. La piazza la conoscevo bene. Quando giocavo con il Group mi impressionò questo stadio e il tifo biancorosso. Come è nata la trattativa? Mi ha cercato il direttore Montori. Da lì ci siamo conosciuti meglio. Ho sentito la loro stima e abbiamo trovato l’accordo». Dopo l’esperienza di città di Castello che campionati ha affrontato? «Negli ultimi anni ho giocato nelle Marche. Dopo il Group ho indossato la maglia del Piano in serie C. E stata una gran bella esperienza. Poi sono stato alla Fermana in Eccellenza e alla Jesina in serie D. Sono state tutte occasioni in cui mi sono divertito e sono stato bene. Diversità con il calcio umbro? Direi solo dal punto di vista ambientale. Come livello siamo lì. Certo, nelle Marche mi è capitato di giocare in impianti sportivi molto importanti e con grandi pubblici. A volte pure due o tremila spettatori. In Umbria e in Toscana è un po’ diverso. Per un giocatore avere l’opportunità di esibirsi davanti a tanta gente è veramente bello». Conosce già qualcuno dei suoi futuri compagni? «Personalmente non avevo il piacere di conoscere nessuno dei miei compagni. Molti però li ho affrontati da avversario. E di tanti altri conoscevo le caratteristiche. Siamo un bel gruppo e spero ci potremo togliere delle belle soddisfazioni». Appunto, che genere di obiettivo si può prefissare la sua squadra? «Onestamente non ho idea. Anche perché non conosciamo bene i nostri futuri avversari. Da buona neo promossa dobbiamo sfruttare l’effetto sorpresa e l’entusiasmo. Ancora qualche altro giocatore probabilmente dovrà arrivare, ma credo che la base ormai ci sia ed è bella solida. La società non ci ha chiesto un obiettivo specifico o di vincere qualcosa. Si punta aduna salvezza tranquilla». Partita speciale sarà quella con il Sansepolcro, vero? «Direi di si. I biturgensi sono stati la mia prima squadra in Italia. Mi dispiace non ritrovare il Group. Sarà un piacere tornare al Bulloni».
di SIMONE MAZZUOLI

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