LA PARTE nord di piazza Mazzini e dell’«Insula», che ingloba il centro storico, in questi giorni riporta alla mente il film degli anni Settanta «Il deserto dei Tartari», diretto da Valerio Zurlini e ispirato all’omonimo romanzo di Dino Buzzati. Viene alla mente il film delle lunghe attese e degli interminabili silenzi di un giovane tenente (Drogo) comandato nella fortezza a difesa dell’impero Austro-ungarico in attesa dei Tartari, che arriveranno solo quando l’ufficiale, vecchio e malandato, è costretto a lasciare il servizio.L’idea di ‘desertificazione’ di quest’area della città, con la chiusura di negozi e uffici, ha ispirato il sindaco Stefano Ansideri che a gennaio ha riaperto al traffico via Garibaldi e la piazza centrale. E’ chiaro che Ansideri ha voluto evitare a sé la sorte del Tenente Drogo, non volendo attendere inerme gli sviluppi. Con la riapertura al traffico della piazza ha voluto dare una scossa che movimenta una situazione fin troppo stagnante. Un locale, già negozio, è diventato un moderno bar-gelateria e l’auspicio di tutti, anche dei contrari al traffico veicolare, è che riaprano presto le attività economiche e si possa guardare ad un futuro più promettente per il centro storico di Bastia.