– Come piu’ volte ribadito, ho sempre osteggiato (minoranza anche nell’opposizione) la realizzazione degli Spazi Rionali all’interno della cinta residenziale centrale, per due motivi : 1° -Per il Disagio che reca agli abitanti durante la realizzazione dei carri, con shiamazzi e rumori anche ad orario notturno avanzato; 2°- Per il Degrado, piu’ o meno osceno che in detti spazi si forma con l’accumularsi disordinato di scheletri di carri usati nelle sfilate, con rifiuti e sporcizia di ogni genere.
– Al fine di dimostrare quanto asserito allego foto della situazione in data odierna.
– Ma la cosa che piu’ mi preoccupa è che, in tali spazi pubblici, c’è tantissima gente di ogni età che tranquillamente gironzola e gioca tra le ferraglie e strutture abbandonate, in totale libertà di movimento; resti di carri con strutture in ferro, ormai totalmente arrugginite, con spuntoni appuntiti, scalini e scalinate che pericolosamente posso essere usate da ragazzi, che con la semplicità del gioco avventuroso, non essendoci protezioni potrebbero cadere rovinosamente sopra un ammasso di ferro e monnezza varia.
-Spaventa tanta leggerezza degli Enti preposti, i quali non impediscono il formarsi di tanto pericoloso degrado; sembra come se si aspettasse che succeda un incidente serio, per poter prendere una reale decisione alla risoluzione logica di tanto scempio. Prevenire è necessario e determinante.
– Considerazione: perchè non si è voluto realizzare in zona più esterna un capannone per quattro Rioni dove lontano dalle abitazioni, avrebbero potuto dar sfogo alla creatività tutto l’anno senza problemi di rumore e di stoccaggio carri, come a Viareggio, Fano, ecc che da sempre vengono realizzati stupendi carri per carnevale.
– Pertanto, faccio formale richiesta di avere una risposta solerte e positiva, per la risoluzione di questi problemi, per porre fine a tanta aggressione verso un ambiente che sempre piu’ viene degradato a scapito della vivibilità e della sicurezza dei Bastioli.
Consigliere Comunale
Bastia Umbra Giuliano Monacchia
17 marzo 2009
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