Bastia

«Inferno» di fuoco nella palestra Tra gli intossicati una donna incinta

L’ALLARME INTORNO ALLE 18.45 C’ERANO DIVERSI CLIENTI E ALCUNI ADDETTI AI LAVORI QUANDO L’INCENDIO E’ DIVAMPATO.LE FIAMME HANNO BEN PRESTO «AGGREDITO» LE PARETI DELLA STRUTTURA
Visibile dalla strada Colonne di fumo e fuoco erano visibili dalla strada e i curiosi hanno mandato il traffico in tilt
Invasi dal fumo Sul posto quattro ambulanze. I vigili del fuoco hanno lavorato muniti di autorespiratori
Terrore al «KiClub» di Bastia Umbra. Ricoveri a Perugia e Assisi
BASTIA UMBRA –PRIMA l’odore acre del fumo, poi il black-out e il terrore di rimanere intrappolati dentro la palestra. Subito dopo l’urlo delle sirene dei vigili del fuoco e delle ambulanze del 118 (tre da Perugia e una da Assisi) verso la palestra «KiClub» di Bastia Umbra dove ieri intorno alle 18.45 è scoppiato l’inferno. Un incendio, probabilmente causato da un cortocircuito ad un quadro elettrico situato al piano-terra dell’edificio, ha provocato il panico. Otto le persone, tra addetti ai lavori e clienti, rimaste intossicate. In un attimo il fuggi-fuggi generale mentre il fumo nero e il monossido di carbonio si propagavano all’interno.
CHI SI TROVAVA al piano inferiore è riuscito a guadagnare rapidamente l’uscita, cavandosela solo con un forte spavento. Mentre chi era al piano superiore ha avuto maggiori difficoltà. Proprio lì si sono concentrati i soccorsi. All’inizio, come detto, otto persone. Poi in due sono scesi dalle ambulanze, mentre gli altri sei sono stati ricoverati negli ospedali di Assisi e Perugia. Al Santa Maria della Misericordia i tre intossicati in maniera più seria. Tra loro una donna in stato interessante, a quanto pare una dipendente del centro. E’ stata tratta in salvo all’esterno del ’palazzetto’ dai vigili del fuoco con una scala, dopo che gli stessi avevano rotto una delle grandi finestre del secondo piano. La gestante, 37 anni, è stata sottoposta a visita medica e tenuta insieme a due clienti del «KiClub», un trentanovenne e un trentasettenne, ora in osservazione all’ospedale di Perugia. I medici in serata hanno fatto sapere di voler verificare le loro condizioni respiratorie per eventuali ‘emergenze’ da camera iperbarica (se del caso con trasferimenti verso gli ospedali più vicini di altre regioni dotati di tali strumentazioni).
SUL POSTO i vigili del fuoco di Perugia e Assisi hanno lavorato a lungo in condizioni difficili con gli autorespiratori. Dopo aver spento le fiamme hanno controllato ogni angolo della struttura per accertarsi che nessuno fosse rimasto all’interno. Le ambulanze sono state allertate con un iniziale codice rosso, poi rientrato per quanto riguarda i tre soccorsi all’ospedale di Assisi. Per stabilire l’esatta dinamica dell’accaduto dovranno essere effettuati ulteriori accertamenti che comporteranno verifiche strutturali e ambientali dell’edificio, che è stato evacuato. Lungo la superstrada, da cui il «KiClub» è ben visibile, si sono formate code di automobilisti allarmati che hanno seguito prima le colonne di fumo e poi i soccorsi. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri coordinati dal maggiore Marco Vetrulli, la Polizia, la Municipale e il sindaco di Bastia Stefano Ansideri. Il fatto ha suscitato sconcerto in tutta la zona.

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