La  donna  si  procurava  oppioidi  e  antipsicotici  per  uso  personale Segnalata  per  ricettazione,  truffa  aggravata  e  falsità  ideologica

di Flavia Pagliochini

BASTIA UMBRA Era arrivata anche fino a Città di Castello, probabilmente per evitare che i farmacisti della zona si insospettissero per gli acquisti di farmaci oppiodi e antipsicotici allertando il suo datore di lavoro, l’infermiera-segretaria denunciata per ricettazione, truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità ideologica. La donna, secondo le accuse dei carabinieri della stazione di Bastia Umbra, agli ordini della compagnia di Assisi, e dei militari di Città di Castello che hanno coadiuvato i colleghi bastioli, si era impossessata di un ricettario e di un timbro del medico di base mentre stava svolgendo mansioni di infermiera- segretaria nel suo studio, per poi acquistare farmaci oppioidi. Quando i militari bastioli, qualche giorno fa, hanno perquisito l’abitazione dell’infermiera hanno sequestrato, oltre al timbro del medico di base, anche un timbro del servizio Cup, 10 blister di Delpagos (un farmaco misto ossicodone-paracetamolo che viene prescritto per il trattamento del dolore di origine degenerativa da mo- derato a grave e che addirittura serve per lenire il dolore di origine oncologica, sempre da moderato a grave) e vari flaconi di medicinali, quali Xanax (ansiolitico usato contro gli attacchi di panico e diversi disturbi d’ansia), Valpinax (per trattare le manifestazioni spastico-dolorose   dell’apparato gastrointestinale correlate a stati ansiosi) e Haldol (un farmaco antipsicotico prescritto per gli effetti antideliranti, sedativi e antiemetici in casi di schizofrenia acuta e cronica, paranoia, confusione mentale acuta e alcolismo). Al momento non risulta che la donna avesse anche dei complici ai quali consegnare poi i farmaci recuperati. Le indagini dei militari bastioli, svolte in collaborazione con i militari di Città di Castello, hanno consentito di accertare che l’infermiera si procurava farmaci oppioidi per uso personale, in diverse farmacie (anche al di fuori del comprensorio dell’assisano-bastiolo), previa esibizione di prescrizioni mediche con esenzione, anche intestate a terze persone, ignare del fatto. La donna è stata denunciata alla magistratura perugina per ricettazione, truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità ideologica.

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