Bastia

Inaugurato il circolo «Bruno Buozzi»


Bastia, l’associazione culturale vuole animare il dibatito citadino su temi sociali e sul lavoro


BASTIA – “Globalizzazione e qualità della vita – Porre l’uomo al centro della progettualità” è stato il tema del dibattito inaugurale per il Circolo culturale “Bruno Buozzi” di Bastia, il terzo in Umbria che porta il nome del sindacalista romagnolo della prima metà del secolo scorso, arrestato, fucilato a Roma nel 1944 dai nazisti.
Numeroso il pubblico intervenuto, composto da soci, semplici cittadini e istituzioni regionali e locali. Moderatore dell’incontro Giuseppe Castellini, direttore del “Giornale dell’Umbria”.
Sul tavolo dei relatori si sono alternati Giorgio Salucci, presidente e fondatore del Circolo di Bastia, Angelo Garofalo, presidente del Circolo che ha annunciato l’apertura del quarto circolo dedicato a Buozzi a Terni, Simone Budelli, docente di diritto pubblico all’Università di Perugia, Angelo Coco, segretario generale nazionale della Fondazione Bruno Buozzi, Pietro Neglie, docente di storia contemporanea all’Università di Trieste e Carlo Fiordaliso, segretario generale nazionale Fpl Uil. Si è parlato di atomizzazione, frammentazione, spersonalizzazione e mortificazione dell’individuo e del lavoratore in questa società globalizzata, ma anche dei principi di libertà e di uguaglianza contenuti nella Costituzione italiana. E ancora di cultura, sussidiarietà e partecipazione attiva della persona come alcune delle vie da percorrere per dare un volto più umano alla globalizzazione.
Nel sottolineare con soddisfazione la buona risposta che già questo primo incontro ha avuto in termini di presenze, il presidente Salucci ha evidenziato che “la scelta di intitolare questo circolo a Buozzi dipende dall’attualità del pensiero di questo personaggio, che emerge dagli interrogativi che ancora oggi sono rimasti aperti: la sicurezza nel lavoro mal garantita, l’inconciliabilità tra progresso e individuo e la linea di demarcazione ancora troppo netta tra mercato ed etica”.
Salucci ha poi concluso: “Vedere così tanta gente partecipare a un dibattito come questo mi fa capire e sperare che il nostro intento di creare un punto di incontro per scuotere le coscienze ha forse colto nel segno. Il Circolo nasce per dare forma a una condivisa atmosfera positiva e rappresenterà uno scambio importante per tutti”.

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