Bastia

In tre per la rapina La gang di pugliesi subito catturata

Il colpo alla Popolare di Todi 


Uno dei ladri si era nascosto in un casolare con parte del bottino
Avevano preso 6mila euro 1.500 dollari e numerosi assegni
Frenati da un incidente La banda fermata dopo pochi ore dai carabinieri


 di Giuseppe Smuraglia


PERUGIA — Una decina di ore di autentica caccia all’uomo. Uno dopo l’altro, i tre rapinatori di banca — due dei quali, nella fuga restano coinvolti in un incidente stradale — finiscono in galera. Da Perugia a Foligno stazioni e compagnie dell’Arma impegnate nella ricerca dei banditi. Un elicottero a supporto degli uomini impiegati nella caccia ai rapinatori. Tra l’una e le due, il terzo uomo della banda finisce in manette; con lui c’è il bottino del colpo: 6mila euro in contanti, circa 1500 dollari americani e assegni bancari per più di 10mila euro.
E’ finita così la trasferta di tre giovani malviventi pugliesi che rispondono ai nomi di Riccardo Monterisi, 18 anni da Barletta, e suo fratello Eligio Damiano di 20 anni e Savino Lomonte di 23, di Andria. Lui come Eligio Damiano hanno un ricco curriculum malavitoso. Verso le 15 Lomonte e Riccardo Monterisi, fanno irruzione nell’agenzia di Bastia Umbra della banca Popolare di Todi. Eligio Damiano resterebbe fuori in attesa dei complici per la fuga. I due, che materialmente avrebbero compiuto il colpo, hanno il viso parzialmente coperto da passamontagna: Monterisi avrebbe in mano un grosso taglierino. La coppia di banditi, sotto la minaccia dell’arma, si fa consegnare tutto il contante che c’è in cassa, ma non trascura una manciata di assegni bancari. I due scappano. Uno sale sulla moto sulla quale aspetta Eligio Damiano Monterisi. Riccardo Monterisi, invece se ne va da solo: prima a piedi poi con una bicicletta. Ma il giovane desta l’attenzione di una patuglia dei Carabinieri di Bastia Umbra. Ed è proprio un militare bastiolo e il comandante della caserma, il maresciallo Giancarlo Dolci, a bloccare Riccardo. Il quale cerca in ogni modo di sviare ogni sospetto su di lui. Ma le sue risposte sono solo bugie e di contraddizioni. Addosso ha ancora il taglierino usato per il colpo. Nel frattempo l’allarme lanciato dagli impiegati della banca rapinata attiva un servizio investigativo e di ricerca in grande stile. Da Pratica di Roma si alza in volo un elicottero (del Raparto Volo di Roma) che partecipa alle ricerche. Poco dopo l’arresto di Riccarsdo Monterisi, finisce in manette anche il fratello Eligio Damiano chre si presenta all’ospedale Silvestrini, ferito. Racconta una storia di aggressione, ma invece è rimasto coinvolto in uno scontro durante la fuga. Sul luogo dell’incidente i Carabinieri trovano alcune banconote della rapina, macchiate di sangue. L’ultimo a finire in trappola è Savino Lomonte sorpreso in un casolare con gran parte del bottino. 


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