Vespri solenni nella chiesa di San Paolo


Roldano Boccali
Bastia Umbra


Sabato 11 agosto si celebra la festa di Santa Chiara.



Le monache benedettine ricordano la venuta della santa a Bastia Umbra celebrando i vespri solenni alle ore 17 nella chiesa di S. Paolo delle abbadesse al cimitero.
La storia narra che nell’anno 1211 o 1212, S. Chiara, appena ricevuto per le mani di S. Francesco l’abito religioso alla Porziuncola di S. Maria degli Angeli, si recò nella località detta Insula Romana, rifugiandosi per l’appunto nel monastero di S. Paolo delle abbadesse, ove venne accolta su istanza di S. Francesco perché fosse sottratta alle ire dei parenti. Alla violenza dei familiari Chiara resistette con ferma perseveranza. “Aggrappandosi alle tovaglie dell’altare, si scopre il capo rasato, affermando che in nessun modo si lascerà strappare dal servizio di Cristo” (FF 3173).
L’antica chiesa di S. Paolo (detta anche S. Paolo del Chiagio) è attigua all’odierno cimitero comunale di Bastia Umbra. Il prof. Emilio Vetturini, in un suo studio, definì S. Paolo del Chiagio il più antico monumento di Bastia Umbra per il valore artistico e religioso riconosciuto anche da studiosi e amatori di cose umbre e francescane. Scrive ancora che si ignora la data di nascita della chiesa ma, all’analisi della sua architettura, essa può essere ubicata agli anni subito dopo il Mille quando, passata la grande paura per la temuta fine del mondo, anche in Umbria riprese la vita e, con essa, l’attività edilizia.
In realtà il piccolo edificio non sorse isolato. Esso faceva parte di un monastero benedettino detto di S. Paolo de Abbadissis. Era stato Innocenzo III nel 1198 ad includere la chiesina tra i monasteri soggetti alla Santa Sede. Il complesso monastico doveva essere assai più ampio anche se ora ne resta solo la chiesa, semplice e austera, posizionata con l’abside rivolta ad oriente. La costruzione fu eseguita prevalentemente in scaglia rossa e bianca, una pietra le cui cave si trovano sul monte Subasio. All’interno si trova la pietra alla quale si aggrappò S. Chiara.

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