Nella cittàdi San Francesco il saldo tra attività aperte e chiuse èpari a +39 unità
A Bastia in un anno registrata la nascita di 40 strutture. Soltanto tre a Bettona



La concentrazione maggiore di imprese sí trova nel comune dí Assisi


MATTEO BORRELLI


ASSISI – Crescita costante per il numero delle imprese su tutto il comprensorio di Assisi.
Un incremento che si materializza anche con il saldo positivo tra le nuove aziende aperte e quelle che cessano la propria attività nel corso dell’anno.
Un fattore che testimonia anche una certa vitalità dell’economia del territorio, fattore importantissimo per gettare le basi per un futuro all’insegna dello sviluppo. Analizzando nel dettaglio i dati si scopre che il numero maggiore di imprese si trova nel territorio del comune di Assisi. In quelle zone operano 2mila 469 aziende che occupano 8mila 855 addetti.
La maggior parte delle attività della zona sono comunque legate al settore del turismo. Molti i negozi, soprattutto di souvenir e oggettistica, ma tantissimi anche i bar, gli alberghi e i ristoranti. Un po’ diversa la situazione a Bastia Umbra dove ci sono 1.990 imprese all’interno delle quali lavorano 7mila 583 persone.
In questa zona le aziende sono molto diverse tra loro e non hanno un filo conduttore ben definito come quello di Assisi. Molto diffuse, soprattutto in questo territorio sono le attività di tipo manifatturiero e artigianale, alle quali si aggiunge anche una grande vitalità del commercio.
A Bettona, invece la situazione, anche per le dimensioni del comune, è notevolmente diversa. Le 329 aziende totali, che occupano 1.175 persone, sono soprattutto di tipo agricolo o allevamenti (soprattutto di suini), anche se non mancano attività commerciali o legate al turismo. Per quanto riguarda la crescita del numero delle imprese e, soprattutto, il rapporto tra quelle che aprono o che chiudono nell’arco di un anno, in tutti i comuni del comprensorio si registra un saldo positivo tra aperture e chiusure.
Il saldo maggiore, secondo i dati dell’ultimo volume “Conoscere l’Umbria” redatto dall’Istat, riguarda il comune di Bastia. In un anno, infatti, nel territorio di Bastia Umbra sono state aperte 162 aziende di diverso tipo, dall’artigianale fino ai servizi.
Sempre nello stesso periodo considerato, 122 imprese hanno invece cessato la propria attività. Un saldo che indica una crescita di 40 aziende.
Ad Assisi la situazione si presenta pressoché analoga. Il saldo, ovvero il numero di imprese in più sul territorio è pari a 39. Analizzando il dato, si scopre che in un anno ci sono state 214 aperture di imprese contro 175 cessazioni.
A Bettona invece nello stesso periodo di tempo il numero delle ditte è cresciuto di 3 unità (39 aperture contro 36 chiusure). Quali sono i fattori che spingono un’impresa a chiudere?
Tra i principali figura la crisi economica, che frena non poco i consumatori dall’acquisto di alcuni tipi di prodotto. In più ci sono anche altri motivi, come le difficoltà, conseguenti alla crisi che ha investito il settore di loro competenza, di far fronte alle scadenze e ai pagamenti. Ma la crisi può anche essere dovuta a fattori esterni.
In altri casi la situazione può anche essere determinata da altre questioni, come l’età avanzata del titolare che non trova qualcuno in grado di sostituirlo o a cui vendere l’attività.

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