BASTIA UMBRA Tra i più organizzati e pronti a fronteggiare l’emergenza sono le parrocchie e in particolare quella di San Michele Arcangelo che gestisce la chiesa principale in piazza Mazzini. Fanno non poca impressione le acquasantiere asciutte per ragioni di sicurezza, mentre i post-it sulle panche sono stati posizionate già domenica pomeriggio. Dall’8 marzo non si celebrano messe, ma è data la possibilità ai fedeli di raccogliersi in preghiera, purché rispettino le distanze minime. Sono aiutati a farlo seguendo le indicazioni di sedersi sulle panche grandi non più di tre e due su quelle piccole laterali. In tal modo tutti rispettano le prescrizioni che impongono di evitare assembramenti e di stare troppo vicini l’uno con l’altro. Stesse regole anche nelle altre due chiese del centro città: la chiesetta di San Rocco e quella del Monastero benedettino di S. Anna. Ieri sera tutti i sacerdoti hanno celebrato Messa nella chiesa di San Michele Arcangelo chiusa al pubblico, come i giocatori di calcio fanno la partita a porte chiuse. «La celebrazione della Messa è una necessità alla quale non vogliamo sottrarci» ha commentato don Francesco Santini, parroco di San Marco Evangelista che ha la chiesa ancora in costruzione. M.S.
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