Venerdì alle 17 l’incontro organizzato da Sacro Convento, associazione Oicos e casa editrice Einaudi
di MATTEO BORRELLI
ASSISI – Il Sacro Convento di Assisi in collaborazione con l’associazione culturale Oicos riflessioni e alla casa editrice Giulio Einaudi editore, ha organizzato un incontro per domani alle 17, nella Basilica Superiore, dal titolo “Le storie di San Francesco”.
Parteciperanno il professor Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, il professor Franco Cardini, ordinario di storia medievale all’Università di Firenze, e la professoressa Chiara Frugoni, storica medievista, che presenterà il suo ultimo libro edito da Einaudi, “Le storie di San Francesco”.
In questo volume la professoressa rilegge il ciclo giottesco alla luce dei suoi ultimi studi, accompagnando per mano il lettore nell’interpretazione delle scene pittoriche, mostrando che nella Basilica superiore oltre agli affreschi esistono anche miriadi di scritte e graffiti lasciati nei secoli che vengono analizzati e interpretati dalla storica francescana “Dalle ricerche che ho effettuato –spiega la professoressa Frugoni – è potuta emergere una interpretazione delle “storie di Francesco”che non si basa solo sulla comune idea che il ciclo giottesco sia una esaltazione del Santo di Assisi, ma piuttosto una valorizzazione della grandezza dell’intero ordine francescano”, questo grazie anche ad alcuni particolari iconografici finora rimasti oscuri. Per la prima volta sarà possibile per l’ascoltatore essere guidato nella lettura delle opere di Giotto da una tra le più grandi studiose di francescanesimo nel luogo simbolo della spiritualità francescana e della cultura artistica europea. Una occasione unica per conoscere da vicino la complessità di queste immagini che per secoli sono state “la bibbia dei poveri”, simbolo di un passaggio ad una nuova epoca pittorica. Per l’occasione il professor Antonio Paolucci è voluto tornare in questo luogo di spiritualità e cultura in veste di relatore, dopo il terremoto del 1997 che lo ha visto guidare l’equipe di esperti che hanno dato vita al “cantiere dei miracoli”, come è stato definito il difficilissimo lavoro di recupero e di restauro della Basilica Superiore dopo il crollo.

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