Bastia

In ansia per il futuro dell’ospedale: volantinaggio e raccolta di firme

ASSISI GLI ATTIVISTI DEL TERZO POLO CONTESTANO LA PERDITA DI PRIMARI E SERVIZI. «QUASI OMERTOSO IL SILENZIO DEL SINDACO»MOBILITAZIONE per l’ospedale, con volantinaggio e raccolta di firme ieri mattina davanti al cancello d’ingresso. A tornare ad agitare le acque sul futuro della struttura sono stati gli attivisti del terzo polo che hanno appoggiato alle comunali il candidato sindaco Bartolini: Udc, Api, Fli insieme agli esponenti della Lega per Assisi, alla Lista Bartolini e a Futuro per Assisi. Nel mirino le vicende dell’ospedale, con la perdita di ‘pezzi’ (primari, servizi), tanto che i ‘bartoliniani’ parlano di lenta morte dell’ospedale, frutto del depotenziamento della pediatria, della mancata nomina del primario dell’ostetricia, della chirurgia a forte rischio (essendo considerato Assisi ospedale di zona, deve operare interventi di day surgery e week surgery, per cui da venerdì a domenica la chirurgia non è operativa), della non sostituzione dei medici di medicina andati in pensione. «La notizia di questi giorni del ridimensionamento del pronto soccorso dell’ospedale di Assisi da Unità operativa complessa a semplice, con l’eliminazione del primario, in aggiunta alla sostituzione del direttore del nosocomio con una figura ad interim, non ha fatto notizia ad Assisi, nessuno ne ha parlato — hanno evidenziato i manifestanti —. Il sindaco che è sempre pronto a veicolare più volte la stessa notizia di qualche inaugurazione, su questo punto è stato di un silenzio quasi omertoso». «Il terzo polo — che esprime tre consiglieri comunali: Giorgio Bartolini, Emidio Fioroni e Simonetta Maccabei — punta l’indice anche sulla poca efficacia dell’azione dell’amministrazione comunale e il ruolo della Regione, più attenta nei confronti di altre realtà. «È vero che la chiusura di questo ospedale per favorire prima Foligno e ora Pantalla è stata decretata da oltre 10 anni dalla Regione, ente nel quale purtroppo il Comune di Assisi non aveva alcun rappresentante ma sempre in passato le amministrazioni avevano difeso l’ospedale, richiedendone il potenziamento».

Maurizio Baglioni

Exit mobile version