BASTIA UMBRA – La birra denominata «Tranquillità antica», un’avvolgente birra belga nata in Umbria, ha consentito alla Comunità Monastica di Sant’Anna di ottenere un riconoscimento importante al Premio Impronta d’Impresa Marche «Le donne lasciano il segno» riservata a imprese al femminile. «Nella nostra azienda operano solo monache e pertanto la nostra è la prima birra monastica femminile prodotta in Italia» dice suor Myriam D’Agostino, della Comunità monastica bastiola, casa madre di altri monasteri, tra i quali quello di Sassoferrato in provincia di Ancona, dove vengono prodotte le materie prime per la realizzazione della birra. «Nelle Marche siamo proprietarie di 17 ettari di terra che si sommano ad altri presenti in Umbria, in Toscana e nel Lazio. Nel 2016 abbiamo creato l’Azienda Agricola delle Monache, un modo con cui strutturare quanto già nella nostra tradizione monastica era presente. A Sassoferrato produciamo orzo distico, con il quale viene ottenuta la birra. Nel 2024 produrremo anche pasta e farina». Suor Myriam si occupa della gestione dell’azienda, a cominciare dagli aspetti legati alle coltivazioni biologiche, alla realizzazione dei prodotti con materie prime frutto delle attività agricole della comunità: dall’olio, grazie agli olivi in Umbria, alle marmellate. I riti e le regole, la preghiera comunitaria recitata in coro sette volte al giorno, il lavoro delle mani e l’amore per la vita in tutte le sue forme. «Ora et labora accompagna la nostra vita quotidiana: il lavoro agricolo è un modo di vivere la spiritualità benedettina, con la preghiera, naturalmente al primo posto – spiega ancora suor Myriam -. La comunità è composta a Bastia di venti monache e poi ci sono altre piccole realtà legate alla nostra a MOntesansavino in Toscana, a Montecassino nel Lazio, e a Sassoferrato nelle Marche e poi una fondazione in terra di missione nelle Filippine».
Maurizio Baglioni
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