Bastia

Imprese e crisi, i comuni che si “salvano”

L’indagine della Camera di commercio di Perugia: bene Bastia Umbra, Perugia e Foligno. In calo Gubbio, Castiglione del Lago e Città di Castello
Nati-mortalità 2009, in Provincia di Perugia su 59 territori, 31 sono in segno negativo

PERUGIA – Su 59 Comuni della provincia di Perugia, più della metà hanno fatto registrare una variazione in negativo, mentre tra i 28 restanti, 4 hanno chiuso in pareggio e 24 con una variazione positiva. Questi gli effetti della crisi sulle dinamiche della formazione e dell’articolazione del sistema economico locale provinciale che emergono da un’indagine della Camera di commercio di Perugia su dati Movimprese 2009. Nella territorio provinciale, complessivamente, il saldo tra iscrizioni e cessazioni delle imprese lo scorso anno è stato positivo per 21 unità (le iscrizioni sono state 4.218 e le cessazioni 4.197), con una media di 11 imprese al giorno create in tutta la provincia di Perugia, che a livello nazionale si è collocata al 35esimo posto nella graduatoria delle province, a testimoniare che la consistenza del sistema imprenditoriale perugino è rimasta pressoché intatta.
Nonostante qualche segnale positivo, le difficoltà del 2009 hanno comportato un ulteriore rallentamento (già in essere da 5 anni) della dinamica iscrizioni/cessazioni nella provincia che ha avuto ripercussioni eterogenee tra i singoli sistemi locali, dove le dinamiche della nati-mortalità delle imprese hanno evidenziato una diversa spinta della base imprenditoriale locale alla formazione di nuove attività.
In termini assoluti (come riportato nella tabella al lato) è il comune di Perugia a far registrare il maggior numero di nuove imprese (1.072) ed anche il saldo attivo più alto tra tutti i comuni (+77) anche se tra le realtà locali maggiormente popolose il risultato migliore, in termini di variazioni percenutali, si rileva a Bastia Umbra, che ha raggiunto una crescita dell’1,8%. Particolarmente vivaci lo stesso comune di Perugia (+0,5%) e quello di Foligno (+0,4%) e, tra i territori più piccoli, hanno manifestato una particolare spinta alla creazione di impresa, Città della Pieve (+1,8) e Passignano sul Trasimeno, Umbertide (+1,0%) e Marsciano (+0,5%). Nonostante la crisi che ha colpito duramente il comparto della Ceramica, anche Deruta si mantiene nel segno positivo seppur con una sola impresa in più rispetto al 2008. Se si considera il tasso di crescita, in assoluto la graduatoria è guidata dal comune di Fossato di Vico che ha raggiunto una variazione positiva del 4,2%. Al centro della graduatoria, con una variazione nulla, i 4 comuni di Valtopina, Vallo di Nera, Scheggia e Pascelupo e Fratta Todina.
Passando sul versante opposto, tra i grandi centri emerge la particolare situazione negativa dei comuni di Gubbio (-1%), Castiglione del Lago (-‘.8%) e Città di Castello (-0,6%) ma anche Todi (-0,4%), Assisi (-0,2%) Spoleto (-0,1%), seppur in maniera meno evidente, non sono riuscite ad arginare la contrazione del numero delle imprese rispetto al 2008.

di LARA PARTENZI

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