Bastia

Impresario edile colpito al volto da una trave

Tragedia sfiorata in un cantiere di Bastia Umbra. L’uomo, 55 anni, ha riportato fratture multiple alla testa, alle spalle e agli arti

BASTIA UMBRA – Tragedia sfiorata ieri mattina in un cantiere edile di via dell’Industria a Bastia Umbra. Uno dei soci della ditta, un 55 enne del posto è stato colpito in pieno volto da una trave mobile. Immediatamente soccorso, il malcapitato è stato subito trasportato presso l’ospedale di Assisi. Gli accertamenti hanno rilevato fratture multiple alla testa, alla spalla e agli arti. L’uomo, fortunatamente non è in pericolo di vita. La prognosi è di trenta giorni. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Assisi al comando del capitano Sebastiano Arena.
Il grave incidente di Bastia si è verificato a meno di 3 settimana dall’ultima tragedia sul lavoro. Il 29 febbraio a Nocera Umbra ha perso la vita un operaio albanese. Nel 2007 in Regione si sono verificati 18 casi mortali sul lavoro: 12 in provincia di Perugia e 7 in quella di Terni. Il 2008 non è iniziato bene. Sono già 8 le vittime ufficiali di incidenti sul lavoro: 4 in una sola volta, nello scoppio dell’azienda orvietana che produceva fuochi d’artificio.
Questi dati, però, devono necessariamente essere letti tenendo in considerazione alcune caratteristiche della regione, come il fatto che il 92% delle imprese umbre hanno meno di 10 dipendenti. Tra di esse, la maggior parte manifatturiere, la competizione è incentrata sui costi e non sulla qualità dei prodotti. In più, il costo della manodopera rispetto al fatturato è molto alto. In Umbria, inoltre, nei confronti del complesso nazionale, c’è una maggiore presenza dei settori delle costruzioni edili, delle lavorazioni di materiali per l’edilizia e della produzione di ceramica. Tutto questo, inevitabilmente, porta ad una riduzione della qualità nei sistemi di sicurezza e rende il tessuto produttivo regionale particolarmente rischioso.
Un fenomeno nuovo, che sfugge al controllo degli organi competenti, è l’enorme numero di cittadini che per hobby si dedica a piccoli lavori artigiani “domestici” e che spesso trova la morte cadendo dalle scale, finendo sotto i trattori, rimanendo fulminati da scariche elettriche.
I sindacati definiscono questi incidenti “infortuni sul lavoro”, ma ancora non ci sono metodi di azione per poterli fronteggiare.
L’Inail regionale, se pur a livelli diversi, sta svolgendo un ruolo attivo nella soluzione del problema infortuni, contribuendo a far passare la cultura della sicurezza e della legalità del lavoro. Per l’Istituto, “sinergia” rimane una delle parole chiave – e quindi una linea d’azione – con la quale “lavorare ai fianchi” il fenomeno degli infortuni.

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Exit mobile version