Bastia

Imposte, FI non crede alle promesse

Fratellini attacca la maggioranza sul bilancio per il 2007
“Negli ultimi anni, il costo della nettezza urbana è cresciuto del 30%”
Secondo il coordinatore di FI, l’adesione all’Ato 2 toglie ruoli al Comune



BASTIA UMBRA – Il sindaco ha dichiarato che il bilancio comunale non dovrà prevedere aggravi per le famiglie. Dichiarazione piuttosto “scontata”, secondo il coordinatore comunale di Forza Italia Francesco Fratellini, il quale è peraltro convinto che in realtà si nasconda l’intenzione di aumentare l’imposizione. Occorrerà capire innanzitutto che cosa si intende per “categorie deboli”, qual’è il livello di reddito e di composizione del nucleo familiare che dividerà i “ricchi” dai ‘poveri”. “Quando sento dire che sarebbe bene diminuire l’Ici sulla prima casa o che bisogna modificare il tipo di imposizione per la nettezza urbana – afferma Fratellini mi viene da sorridere. Negli ultimi anni, il costo della nettezza urbana è schizzato verso l’alto di circa il 30% (siamo tra i comuni dove si paga di più) e l’adesione all’Ato 2, oltre che aumentare i costi, impedirà al Comune di avere voce in capitolo sulle tariffe, visto che sarà il gestore unico a stabilirle e lo farà indipendentemente dalla qualità del servizio. Per migliorare il livello della nettezza urbana, come auspica il segretario comunale dei Ds Erigo Pecci, servirà a poco aumentare le tariffe per le attività produttive se non verrà varato un regolamento che prevede sanzioni per chi non rispetta le regole, abbandonando ogni sorta di rifiuto fuori dai cassonetti. Non parliamo dei costi per i proprietari di case che tremano solo al pensiero che le indiscrezioni sull’introduzione del nuovo catasto patrimoniale diventino realtà. Secondo un’indagine di Confedilizia, ci sarà una stangata e
si pagheranno mille euro l’anno di aumento sulla prima casa e 2.400 sulla seconda (per un appartamento di 100 mq). “Pagheremmo Secondo il consigliere l’adesione all’Ato 2 toglie ruoli al Comune
l’Ici con i nuovi parametri patrimoniali che il governo vuole introdurre a cui bisogna aggiungere l’Irpef sulla rendita catastale e l’aumento del costo degli interessi sui mutui, per non parlare poi degli oneri per una eventuale compravendita o affitto. Insomma, se si avverassero queste fosche previsioni nessuno sarà più proprietario della sua casa e mentre sarà costretto a curarne la manutenzione, dovrà pagare una sorta di “affitto” allo Stato; così saranno contenti Bertinotti, Pecoraro Scanio e Diliberto che vedono la proprietà privata come fumo sugli occhi. Questo tipo di politica rischia di bloccare l’edilizia e se questo avviene saranno guai seri”.
Roldano Boccali

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