BASTIA UMBRIA – La droga della camorra, destinata a Bastia, Assisi e Perugia, arrivava a carichi di due chili per volta. Per il trasporto dalla Campania, il sodalizio criminale, scoperto dai carabinieri della compagnia di Assisi e dell’aliquota di polizia giudiziaria a conclusione di un oltre un anno di indagini, aveva progettato di utilizzare anche le ambulanze di un’associazione di volontariato di cui faceva parte uno dei presunti componenti. La droga, avevano ricostruito le indagini,veniva acquistata nel quartiere Barra generalmente una volta almese. Poi, una volta in Umbria, la sostanza stupefacente veniva piazzata sul mercato grazie a “manovalanza” straniera. Nello scorso luglio, 14 persone sono state raggiunte da ordinanza di custodia cautelare, 22 gli indagati complessivamente. Le ipotesi di reato, a vario titolo, sono di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacenti ed estorsione. Alcuni componenti del sodalizio, infatti, secondo l’accusa, avrebbero provveduto a recuperare crediti dai compratori insolventi, non lesinando violenze e minacce.
Del presunto sodalizio fanno parte 11 persone di origine napoletane, 6 residenti a Bastia Umbra. Tra di loro due sono ritenuti appartenenti al clan camorristico degli Aprea-Cuccaro. Chiuse le indagini, per 16 indagati il gip ha fissato, il 14 aprile, l’inizio dell’udienza preliminare davanti al giudice Semeraro.

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