Bastia

Impianto biogas di Costano, la questione in Provincia

Cipresso Ambiente, sanità e rappresentanza politica tra le tematiche affrontate durante un incontro pubblico del Pd
CIPRESSO – Il Pd torna a farsi sentire. Si è svolta venerdì sera, a Cipresso, una riunione del partito su varie problematiche dalla rappresentanza politica, alla riforma sanitaria, dall’impianto a biomasse di Costano agli allevamenti zootecnici di Bettona.
Presenti il segretario del Pd della Provincia, Dante Andrea Rossi, e quello regionale Umberto Bottini.
Ad aprire l’incontro è stato Vannio Brozzi, segretario del Pd di Bastia e coordinatore del comprensorio dei partiti di centro-sinistra di Assisi, Bettona, Bastia, Cannara e Torgiano. «Il nostro obiettivo – ha detto – è quello di riuscire ad essere un partito unitario pur nelle diverse posizioni. Per questo dobbiamo riattivare il dialogo tra le varie realtà territoriali e i dirigenti del partito, che oggi abbiamo invitato a supportarci.
Ma Brozzi non si è fermato qui: «Per poter vincere le primarie di Battona e le elezioni, è necessario cambiare la legge elettorale con il listino bloccato e con lista dei consiglieri». Necessaria, a detta di Bottini. Brozzi e Rossi, una riforma del sistema sanitario che superi i localismi senza privilegiare un territorio rispetto ad un altro e che punti i costituire una sola sede per quanto riguarda le chirurgie, per diminuire le spese. La discussione è continuata affrontando i problemi ambientali.
A Bettona mesi fa il Pd si era mosso contro la riattivazione del biodigestore il quale non rispettava il piano di salvaguardia delle falde acquifere. «Ora bisogna evitare – ha sottolineato Bottini – che la legge sulla semplificazione amministrativa si trasformi in una sanatoria che dia il via libera a tutte le attività suinicole di Bettona che non rispettano i regolamenti d’igiene nelle stalle e la dovuta distanza dalle abitazioni».
Sull’impianto a biogas di Costano è intervenuto Paolo Esposito del Comitato per la difesa dell’ambiente che ha detto di ritenere inammissibile che una normativa regionale permetta l’installazione di un impianto a 300 metri dalle case e che l’impianto che tutto può essere definito tranne che coogenerativo, dal momento che non offre alcun servizio, come acqua calda, ai cittadini L’assessore provinciale Piero Mignini è intervenuto in qualità di membro del Pd regionale dichiarando che «nella vicenda della centrale appoggerà i cittadini lavorando affinché il progetto non venga approvato». Su questa linea domani, in consiglio provinciale, presenterà con altri membri del Pd un documento che dovrebbe essere sottoscritto da tutti i gruppi politici compresa l’opposizione.

FEDERICA FABIANI

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