COSTANO
BASTIA UMBRA – L’impianto a biomasse di Costano non si deve fare. La contrarietà al progetto presentato dall’amministrazione comunale di Bastia viene espressa anche dal circolo di Sinistra critica. «Il nostro dissenso nasce da una molteplicità di ragioni che non sono di pregiudizio politico rispetto alla giunta di centrodestra, ma da considerazioni pratiche e scientifiche a cominciare, in primis,dalla domanda: a chi e a che cosa serve? La risposta è facile: non serve ai cittadini di Costano, cioè alla collettività che viene invece danneggiata da tale scelta, ma favorisce solo gli interessi dell’impresa privata che lo fa e lo gestirà. Infatti non ha significativi vantaggi occupazionali (solo 2 persone fisse previste) a danno delle attività agrituristiche limitrofe e dell’agricoltura sulla stessa area e dintorni.È posto su un territorio particolare ricco di acque con il rischio di inquinamento già verificatosi a Costano, in varie aree, per l’attività suinicola preesistente».L’attività della centrale elettrica a biomasse, aggiungono dal circolo,«richiederà un consistente traffico di autotreni per trasportare le 15mila tonnellate di materiale (mais, sorgo e triticale) con problemi seri e danneggiamento delle strade con spese che ricadono sulla comunità umbra mentre i guadagni vanno fuori. Inoltre non ci sono garanzie sull’utilizzo anche di altre sostanze derivate dalla zootecnia e soprattutto su odori nocivi e rumore. Le rassicurazioni del Comune non ci bastano».