La polemica 
 
BASTIA — Servono strategie leggibili e condivise per gli impianti sportivi, come per gli altri settori economici e sociali gestiti dal Comune. Lo stadio municipale, ad oltre 40 anni dall’apertura, torna a rinnovarsi per essere tra i più completi in ambito provinciale. Ha, infatti, un campo di calcio in ottimo stato, un campo laterale regolare, spogliatoi accoglienti e ampi spazi. Inoltre una moderna pista di atletica che corre intorno al principale terreno di gioco, in ottima posizione sia rispetto alla tribuna coperta che alla gradinata. Il nuovo impianto di atletica, appena realizzato, verrà inaugurato a metà settembre con un «meeting» nazionale della Juniores di atletica leggera che richiamerà a Bastia più di mille persone. L’iniziativa adeguata all’evento darà «luce» e un’immagine positiva della città. Tuttavia, ci sono problemi relativi alla gestione del Comunale che non si possono sottacere. Intanto, il fatto che alla pista non sia affiancato uno spogliatoio per gli atleti che, solo nelle straordinarie occasioni, potranno usare le docce e i servizi riservati alle squadre di calcio. Un problema che rischia di creare «conflittualità» tra le società calcistiche e quelle di atletica, già dall’inizio. La situazione, hanno detto in anticipo gli amministratori comunali, potrà essere risolta non appena saranno disponibili le risorse finanziarie necessarie. Intanto, si è voluto utilizzare la ripartizione dei fondi residui di «Italia ‘90», un’opportunità che non poteva essere perduta. Gli impianti sportivi, però, non solo devono essere realizzati al meglio delle possibilità, ma anche programmati secondo efficaci criteri di gestione. E il «nostro» manca, ormai da anni, di un qualsiasi impianto di illuminazione.
m.s 

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