BASTIA PARLA IL VICESINDACO E ASSESSORE AI SERVIZI SOCIALI 
 
SIAMO ORMAI alla soglia di 1.500 cittadini stranieri. Ieri l’Ufficio anagrafe comunale ha iscritto col numero 1.486 un nuovo cittadino di origine albanese. Di tutti gli stranieri regolarizzati è proprio quella albanese la nazionalità più numerosa (nella foto, una coppia di immigrati) con 463 (254 uomini e 209 donne). Al secondo posto i 340 rumeni, quindi i marocchini, 153 (90 uomini e 63 donne). Da due settimane è operativa la Consulta degli immigrati presieduta da un cittadino di origine marocchina, personaggio in vista perché titolare dell’«info-point» di piazza Mazzini, mentre alla vicepresidenza è un giovane albanese, figlio del sindaco di Tirana. Più di tre mesi sono stati necessari per insediare il nuovo organismo dalle elezioni dei suoi rappresentanti, per la contestazione nei confronti dei due rappresentanti rumeni di cui veniva contestata la legittimità perché dal 1 gennaio scorso la Romania è diventata il 27mo Paese dell’Ue. Un faticoso accordo alla fine è stato raggiunto con la mediazione del Comune, che ora intende imprimere una svolta. A sostenerlo è il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali Nadia Cesaretti (Margherita) entrata in Giunta proprio ad ottobre. «Se l’avvio è stato faticoso — rileva — non così dovrà essere d’ora in avanti. Il nostro obiettivo primario è di aprire un dialogo fecondo con questi nuovi cittadini. Vogliamo che dal dialogo si arrivi ad una maggiore comprensione reciproca e ad una reale responsabilizzazione degli immigrati». Le richieste più pressanti avanzate dalla Consulta potranno avere applicazione solo parziale.


«PER LA SEDE del nuovo organismo — spiega Cesaretti — non siamo in grado di aderire, essendo in ristrutturazione la vecchia sede comunale. Per questo abbiamo sollecitato la Consulta a richiedere la disponibilità dei centri sociali, quello di XXV Aprile in particolare, per le riunione domenicali».
m.s.

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.