Il punto del settore è stato fatto a Umbriafiere al Salone tematico. I dati segnalano un incremento generale rispetto al 2016

BASTIA UMBRA Il turismo rurale è in crescita nel centro Italia,lo dimostrano i dati e l’attenzione registrata al Salone che si è chiuso domenica a Umbria Fiere: presenze in aumento
rispetto al 2016 e valorizzazione delle regioni dell’ Italia centrale Le ricerche dicono che i turisti in vacanza nel nostro Paese cercano, per il 70%, un’esperienza vera, autentica che li arricchisca, per il 52% cultura, dove per cultura si intende anche la riscoperta di tradizioni, storia, identità e riti locali. Nel 45% dei casi il visitatore ricerca il contatto con la natura e un’immersione nell’ambiente circostante, mentre l’enogastronomia, ovvero le tradizioni culinarie, la qualità del cibo e del vino, i sapori autentici sono importanti per il 35%. A seguire, le motivazioni di visita sono la sostenibilità nel 30% dei casi e, infine, per il 20% dei visitatori un turismo legato allo sport. Insomma, in una parola, un turismo turale, ovvero una tipologia di offerta turistica che mette al centro i territori e le comunità, che deve il suo successo alla capacità di racchiudere in sé l’Italia più autentica, riuscendo a rispondere in maniera efficace e innovativa a quanto i turisti oggi cercano in vacanza. In tal senso il Salone del turismo turale che si è chiuso domenica a Umbria Fiere ha rappresentato un focus importante su questa tipologia di turismo, analizzata a 360˚ grazie
agli esperti presenti, al confronto e alla conoscenza tra operatori, all’opportunità data ai numerosi buyer italiani e stranieri e ai giornalisti e blogger presenti di fare un’esperienza diretta sul territorio umbro, ma anche di Lazio,Marche, Abruzzo e Toscana. Particolarmente seguiti gli incontri tematici che hanno visto protagonisti studiosi ed esperti, che hanno offerto agli operatori del settore e ai tanti interessati non solo l’opportunità di fare il punto della situazione attuale del turismo rurale, ma anche di capire quale può essere il suo futuro e le strategie per proseguire
nel suo sviluppo.
A cominciare proprio dalla motivazione enogastronomia della visita che ha avuto nella prima edizione della Borsa del Turismo Agroalimentare, organizzato in collaborazione con il consorzio Umbria & Tastes, un momento significativo di confronto e di sviluppo.

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