«Il turismo è l’oro di Assisi Ma non sappiamo sfruttarlo» Mongolfiera contro Comune: poca promozione

CRISI DEL TURISMO, la Mongolfiera chiede azioni concrete da parte del Comune. «Poca gente affolla le vie cittadine, però Ricci e Bartolini non fanno assolutamente nulla per invertire la tendenza negativa — dice il movimento cittadino rappresentato in consiglio da Franco Matarangolo — Il turismo nel nostro Comune non è un optional, è la base dell’economia e questa amministrazione municipale è ora che ne prenda atto». Nel mirino alcune scelte e iniziative non adeguatamente supportate, oltre allo scarso sfruttamento dello scalo aereo regionale.«La mostra su Giotto, di dubbia qualità, non è assolutamente supportata da un’adeguata campagna promozionale — spiega ancora la Mongolfiera — E’ la solita storia: è inutile organizzare eventi, magari anche lodevoli, se poi non li si comunica adeguatamente». Nel mirino anche le opportunità legate allo scalo aeroportuale. «Ci chiediamo cosa si sta facendo per sfruttare al meglio l’aeroporto di Sant’Egidio — aggiunge la Mongolfiera — Ogni anno, grazie ai voli Ryanair, arrivano 100 mila persone; accade da circa tre anni. Molti provengono dall’Inghilterra e altri dalla Spagna. Quanti di questi scelgono Assisi come meta principale delle proprie vacanze? Assai pochi».  Ecco allora la richiesta di una adeguata promozione di Assisi e del territorio attraverso riviste, quotidiani, siti internet e tv. Inoltre, per far fronte all’emergenza-turismo, secondo la Mongolfiera si dovrebbe puntare anche sui turisti italiani attivando canali di comunicazione capaci di valorizzare attrattive meno conosciute della nostra città: patrimonio archeologico romano e artistico minore, risorse ambientali, escursionismo a piedi e in bici. zSono cose che si potrebbero fare subito per trarne risultati nel giro di pochissimi mesi — conclude la Mongolfiera — I soldi ci sono: basti pensare al milione e cinquecento mila euro avanzati dall’esercizio 2009, ai quali si potrebbero aggiungere quelli inutilmente buttati per l’Eco del Subasio, il Lyrick e le lussuose auto di rappresentanza». M.B.
 
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