Il sottopasso sarà realizzato

I cittadini danno l’ok per la realizzazione, svaniti nel nulla gli oppositori

BASTIA UMBRA (a.g.) – Ufficializzato definitivamente l’esproprio dei terreni necessari per la realizzazione del sottopasso di via San Rocco; “Qualcuno sta già ricevendo i relativi compensi, che l’amministrazione ha reso più che generosi” dichiara l’assessore ai lavori pubblici, Moreno Marchi. Ma allora qual è la verità sulle polemiche appena trascorse? Il dibattito politico, sviluppatosi principalmente dal rappresentante delle Liste civiche, Rosella Aristei, sembra non corrispondere al parere dei cittadini, che stando ai fatti, non sono contrari al provvedimento. Tutti i residenti dei palazzi di fronte al passaggio a livello hanno infatti firmato il documento che autorizza il Comune ad appropriarsi dei terreni in questione, procedimento a prescindere dal quale non è possibile stendere la gara per l’appalto dei lavori. “La raccolta delle firme – sottolinea l’assessore Marchi – è avvenuta dopo lunghi tempi di attesa in cui i cittadini hanno avuto la possibilità di informarsi, capire, farsi un’idea sul tema e proporre”. Questo lo aveva già detto il sindaco Lombardi, che aveva anche parlato di incremento sostanziale della spesa per la realizzazione dell’opera “per venire incontro alle esigenze e ai suggerimenti dei bastioli”.
Ma dove sono allora i contrari che hanno protestato per due volte? La prima, il giorno in cui doveva avvenire l’insediamento del cantiere comunale, la seconda, durante la manifestazione organizzata dal comitato per le scuole nell’area ex Deltafina, comitato Mezzomiglio e rappresentanti di alcune forze politiche. “Dei residenti dei palazzi in questione, solo un cittadino ha scritto delle osservazioni al Comune” racconta Marchi “e con questo ho discusso personalmente, trovando poi l’intesa”. Insomma, il rimandare l’occupazione del suolo sembra essere stata una mossa parallela all’effettiva realizzazione del sottopasso. “Dubbi e perplessità sono dipesi esclusivamente da una presa di posizione dell’opposizione” conclude Marchi.