Bastia

Il sopralluogo sul fiume Tescio Incontro con la protezione civile Si valutano i danni e gli interventi

Il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale servirebbe a garantire le risorse necessarie Il punto sui lavori dopo l’esondazione di giugno. Osservati speciali le passerelle pedonali e i ponti

ASSISI Sopralluogo, ieri, da parte dei tecnici della Protezione civile nazionale, lungo il corso del Tescio, per valutare i danni e gli effetti dell’esondazione del giugno scorso, evento per il quale è partita la richiesta dello stato di emergenza nazionale. Un incontro importante in quanto il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale garantirebbe risorse per realizzare gli interventi necessari che riguardano il letto del Tescio, in alcuni tratti cancellato, spazzato via, comprese le protezioni, rafforzare gli argini. Anche in considerazione del fatto che, con la normativa vigente, non è possibile dichiarare lo stato di emergenza regionale in assenza di una legge specifica. E senza dimenticare i danni subiti dal patrimonio dei privati. Così il sopralluogo ha interessato i vari luoghi lungo il percorso del Tescio, dall’immissione nel Chiascio a Bastia Umbra e poi a ritroso verso Assisi, per valutare i danni che si sono avuti, gli interventi realizzati in massima urgenza, ma soprattutto come si dovrà intervenire per rimuovere tronchi e detriti e individuare come convogliare le acque tenendo conto anche della situazione di cambiamento climatico. Osservati speciali le passerelle pedonali (che dovranno essere inevitabilmente rialzate) e i ponti che hanno subito forti sollecitazioni dall’ondata di piena che si è abbattuta sull’area assisana-bastiola in un lasso di tempo breve, ma violentissimo. Presenti al sopralluogo, fra gli altri, i sindaci di Assisi e Bastia Umbra, Stefania Proietti e Paola Lungarotti, la dirigente della protezione civile della Regione Umbria Stefania Tibaldi, i tecnici dei due comuni e della Regione. Nel tratto del Comune di Assisi il sopralluogo ha interessato, in particolare la zona Ponte Rosso, il percorso verde, il ponte San Vittorino, il parcheggio e la passerella pedonale, il Bosco di San Francesco e altri tratti interessati dalla piena. 

Maurizio Baglioni

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