Bastia

Il sindaco togliendo la fiducia a due assessori, l’ha tolta anche a se stesso

 


BASTIA UMBRA – E’ anche troppo facile affermare che l’avevamo detto!
E’ da molto tempo che lo diciamo, che in consiglio comunale invito il Sindaco a prendere decisioni anziché aspettare l’accadere degli eventi. Certo, non ci aspettavamo, la cacciata degli assessori dopo un lungo periodo in cui Lombardi ha agito in perfetta assonanza con loro. Sono le stesse persone da lui scelte e che fino a pochi giorni fa venivano difese a spada tratta accusandoci di disfattismo quando in consiglio comunale criticavamo l’immobilismo dell’amministrazione. Critica, peraltro, supportata dai fatti visto che ancora nessun provvedimento importante è stato preso da questa giunta. Ci si è limitati a svolgere la normale amministrazione (male) e a portare avanti (peggio) i progetti impostati dalle precedenti giunte. E’ inammissibile che la città debba assistere a questa lotta per il potere personale mentre  è in attesa delle soluzioni dei problemi che sono sempre gli stessi; dal recupero delle aree industriali dimesse alla viabilità, dalla cura del verde e dei servizi alle scuole che rischiano di scoppiare. In un momento in cui si scorgono i primi bagliori di una ripresa che speriamo si consolidi, cosa fa l’amministrazione bastiola anziché aiutare le imprese e i commercianti ad agganciarla?  Perde molti mesi di tempo a discutere sul rimpasto da fare o meno, mentre il sindaco continua a negare la necessità di una riorganizzazione della squadra, rinnovando ad ogni consiglio comunale la fiducia ai propri assessori. Cosa è successo di grave in questi ultimi giorni per convincerlo a cambiare idea? Quali sono gli atti compiuti, quali gravi colpe, quali mancanze, hanno indotto il sindaco a cacciare i suoi assessori con una motivazione umiliante: per “mancanza di fiducia”? I cittadini hanno diritto di sapere, in nome di quella trasparenza sempre affermata a parole dal Sindaco che non riusciamo a intravedere nei fatti.
A noi sembra che tutto ciò dimostri solo una cosa:
Lombardi, dimenticando di aver ricevuto il mandato dai cittadini e non dai DS, continua ad essere un sindaco non libero, ostaggio e prigioniero di chi non persegue gli interessi della città, ma solo ed esclusivamente interessi personali. Egli, togliendo la fiducia a due assessori, l’ha tolta anche a se stesso, perché se colpe e mancanze ci sono, vanno addebitate soprattutto a chi ha guidato la squadra: è lui che si è dimostrato politicamente incapace di amministrare e quindi deve avere il coraggio di dimettersi e rimettere il  mandato nelle mani dei cittadini. Lombardi è il sindaco di tutti e non può accettare di rimanere inerme alla guerra intestina tra le tante e molteplici fazioni DS che lo costringe a repentini e contraddittori cambi di direzione. Caro sindaco si dimetta.


Fabrizio Masci
Capogruppo FI-CDL

Exit mobile version