E’ piuttosto singolare che le Segreterie cittadine del PD e del PRC escano simultaneamente e con identiche argomentazioni su “Dolcemente Bastia”: siamo di nuovo all’eterogenea ammucchiata per un problema che è tale solo per loro.
    Quello che è contenuto nel nostro programma è, e rimane, il filo conduttore della nostra attività amministrativa; tra i suoi obiettivi è prevista la promozione del territorio anche attraverso la massima valorizzazione del centro fieristico, veicolo al quale agganciare ogni azione per attrarre visitatori da condurre poi attraverso le vie della nostra “Città Mercato”.
    E’ paradossale che, mentre non si dovrebbe lasciare occasione per creare o rilanciare le attività economiche nel nostro Comune, ci sia qualcuno che, con sospetto, cerca di individuare il beneficiario di turno, senza capire che tutti potranno rallegrarsi del successo della manifestazione, siano essi Commercianti o Artigiani (questi sono i produttori locali!), con i loro dipendenti, o giovani in cerca di occupazione, che potranno svolgere attività lavorativa almeno per alcuni giorni.
    “Il Paese dei balocchi” è evidentemente ben conosciuto dai nostri amici di sinistra, unitamente ai noti personaggi di collodiana memoria, fra i quali spicca il nasuto burattino, incline alla bugia e di corta memoria: si sono dimenticati delle varie “Bastia Estate” da loro organizzate e gestite, costate alcune centinaia di migliaia di Euro senza ritorno in termini di pubblico (chi ne ha tratto vantaggio?).
    “Dolcemente Bastia” ha ricevuto dalla Regione Umbria la piena dignità di Fiera Regionale ed ha ottenuto un finanziamento a carico del Fondo Sociale Europeo, al quale obbligatoriamente andava aggiunta una quota a carico del bilancio comunale; bilancio comunale che, nonostante le difficoltà contingenti, nei tagli necessari, non ha penalizzato le voci di spesa riferite ai servizi sociali.

    E veniamo al Castello di Costano o, meglio, alla porzione di immobile (75 mq su tre livelli) per la quale la precedente Amministrazione ha approvato e finanziato il piano di ristrutturazione per la collocazione, al suo interno, del “Museo della Porchetta”, non interessandosi allora dell’eventuale sistemazione della parte esterna, forse perché non abituata, o impossibilitata, a guardare oltre il proprio naso (quello sopra citato?), chiedendo soltanto ora eventuali interventi.
    Certo, con tutto il rispetto e la stima per l’Associazione Giovani di Costano, che ha donato al Comune l’immobile di cui trattasi, al fine di sistemarlo per collocarvi il Museo, forse i 220.000 Euro, spesi dall’Amministrazione per l’operazione di restyling, sarebbero potuti andare al recupero del vecchio mattatoio di Costano, di proprietà comunale, sede forse più idonea, anche logisticamente, per allestire lo spazio espositivo dedicato al prodotto locale più blasonato.
    E’ proprio vero, c’è bisogno di una nuova rinascita: il problema è rimuovere gli ostacoli, recuperare il tempo perduto dagli altri e rimediare alle loro omissioni.

    Ce la faremo!!!

       Il Sindaco
       Stefano Ansideri


    Bastia Umbra, 7 novembre 2011

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