Interviene il segretario Caimmi


BASTIA UMBRA – L’Italia dei Valori chiede a gran voce le dimissioni del sindaco Francesco Lombardi e della sua Giunta; si ritorni dunque alle urne e sia dia parola agli elettori.
Secondo il segretario dell’Idv Pietro Caimmi, mancanza di democrazia, scorrettezza politica e opacità hanno di fatto provocato l’uscita del suo partito dalla coalizione di centro sinistra che governa la città. Una scelta ponderata e comunque non dovuta a capricci di sorta, dato che i dipietristi non condividono più né il metodo usato da questa Giunta, né le scelte importanti fatte finora.
“Decisioni – tiene a precisare prese senza di noi. Dopo tre anni di promesse non mantenute, di totale assenza di coinvolgimento, non c’è più tempo per nuove promesse. Lombardi si è accorto tardi dell’importanza della nostra forza politica. Come mai il sindaco si è accorto solo quando, dopo tante nostre dichiarazioni, siamo usciti dalla maggioranza? Non condividiamo affatto questo modo di fare politica. Il bene della nostra città – prosegue ancora lo stesso Caimmi – era l’unico obiettivo per cui volevamo lavorare. Le scelte politiche per le esigenze dei cittadini sono cosa seria e non un gioco di quartiere. A noi non interessano le cariche o le poltrone”.
La situazione resta al momento alquanto ingarbugliata. Il sindaco Lombardi tenta di ricucire i rapporti e lancia segnali distensivi attraverso gli organi di informazione. La modalità non piace affatto all’Italia dei Valori, la quale pretende una convocazione diretta al fine di chiarire una volta per tutte le varie “incomprensioni” che hanno portato al divorzio. Nella sua lettera scritta al sindaco, Caimmi ribadisce che sarà difficile sanare la spaccatura politica. Come deve essere interpretata la disponibilità del sindaco? Reale apertura nel tentativo di ritrovare fiducia e credibilità, oppure semplice mossa opportunistica per recuperare una componente della coalizione? Si avverte una certa diffidenza.
“Appena due settimane fa – ricorda il segretario dell’Italia dei Valori – il primo cittadino mi voleva denunciare, solo perché lo consigliavo di non esporsi ad un possibile rischio di interessi per l’eliminazione del Pip e non ascoltando i cittadini di questa città sul progetto della Deltafina”. Insomma, al momento la ripresa di un colloquio proficuo e costruttivo non è cosa semplice e scontata. Caimmi aspetta comunque una convocazione diretta da parte del sindaco ed è disposto ad ascoltare. “Se – afferma – le proposte di Lombardi saranno buone per la città, lo saranno anche per noi dell’Italia dei Valori”.


Roldano Boccali

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