Bastia

Il sindaco Lombardi: «Ecco perchè lascio»

Francesco’ Lombardi*


Nei frequenti incontri avvenuti in questi anni non ho mai nascosto la mia volontà di concludere, con questo mandato, l’esperienza da sindaco di Bastia Umbra.
Per quanto gratificante ed importante il ruolo del sindaco è impegnativo; lo è in particolar modo a Bastia Umbra, le cui dinamiche sociali ed economiche sono paragonabili ad una città di entità medio-grandi. Un territorio, pervaso però da una dimensione urbana il cui indice medio di affollamento è il più alto dell’Umbria e attraversato da complesse problematiche relative a grandi aree industriali da riconvertire. Il tutto unito ad una continua domanda di nuovi insediamenti prevalentemente legati ad attività della distribuzione e del tempo libero.
Ripensare la città, le sue funzioni, il modello e gli obiettivi di sviluppo è divenuta una ne cessità strategica.
Tale consapevolezza ha permeato lucidamente estese componenti culturali e imprenditoriali del nostro territorio, ma è stata anche la motivazione che spinse la maggioranza dell’allora Ds, a fare la scelta che riguardò me: ripensare strutturalmente le traiettorie di crescita di questa cittadina. Gran parte del lavoro sta per concludersi o è avviato, nel frattempo si è tentata la strada, devo dire con successo, di sperimentare soggetti nuovi all’interno della giunta comunale, anche se l’immagine che si tenta di far percepire ahimé – non senza ragione- è quella di litigiosità tra le forze politiche, anche di maggioranza.
Il Partito democratico ha aperto una fase tutta nuova: nelle aspettative dei cittadini, nella partecipazione all’impegno politico, nella richiesta di un reale cambio di passo. Nel metodo, nella definizione degli obiettivi e nelle modalità per raggiungerli.
Sono convinto che senza un ulteriore investimento nell’innovazione politica, la riserva di capitale umano e politico accumulato in questi mesi si possa esaurire, a prescindere dal giudizio di merito dell’azione di governo svolta dalla mia generazione.
Perché non dovrebbe valere per la politica, specialmente quella locale, ciò che è avvenuto o sta avvenendo in altre realtà del produttivo e dei servizi?
Gradualmente la seconda o la terza generazione è subentrata nelle responsa bilità di direzione, dando impulsi ed orizzonti nuovi nell’organizzazione aziendale, nell’innovazione del prodotto e nella conquista di mercati più estesi.
In definitiva, quello che ci è richiesto è una più adeguata rappresentanza delle sensibilità culturali, di sviluppo economico, sociali e politiche maturate in questi anni, perché diano luogo ad una rinnovata, non solo anagraficamente, classe dirigente.
Di ciò ho netta consapevolezza ritenendo importante fare un passo indietro per consentire ad energie più fresche cresciute nella giunta, nel consiglio, ma anche fuori dalle istituzioni, di misurarsi con questa esperienza attraverso una preventiva legittimazione che solo le primarie possono e debbono dare. Quanto a me non ho problemi a continuare a svolgere l’attività politica anche da semplice militante. Colgo l’occasione per rinnovarvi la mia stima e la mia fiducia, ma anche il mio ringraziamento per il sostegno che mi è stato sempre assicurato.


“Sindaco di Bastia Umbra

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