Bastia

Il Sindaco Ansideri respinge le critiche:“Gli aumenti alle famiglie con i redditi più alti”

Tariffe Asili Nido comunali
Nell’apprezzare l’interessamento delle locali Segreterie del PD, del PRC e di SEL, per quanto riguarda la revisione del piano tariffario relativo alle rette dei Nidi comunali, con la speranza che quanto da esse affermato non sia la ennesima riproposizione di protesta fine a se stessa con connotazione demagogica, va subito chiarito che gli attuali importi, validi sino al termine del corrente anno scolastico, furono determinati dalla precedente Amministrazione Lombardi con decorrenza 1/02/2005.


Dopo sei anni, quindi, si è ritenuto di verificare la rispondenza delle tariffe applicate con i costi complessivi sopportati dal Comune, per continuare a garantire un servizio pubblico con i medesimi standard di qualità  al quale la cittadinanza è abituata e sul quale ha sempre fatto affidamento.
I dati:
– Costo annuo complessivo dei  servizi socio-educativi per la prima infanzia €. 809.000,00 (611.000,00 nel 2005);
– Contributo regionale annuo €. 119.000,00;
– Importo complessivo incassato con le rette €. 201.000,00 (25% copertura costo);
– Importo a carico del Comune €. 489.000,00.
Da quanto sopra riportato si può vedere che i “servizi a domanda individuale” di cui trattasi vengono finanziati per circa il  60%  con denari pubblici e prevedono, a beneficio di chi non ne ha conoscenza, servizi educativi e sociali che concorrono insieme alle famiglie, alla crescita e formazione dei bambini di età compresa tra i tre mesi ed i tre anni con prestazioni e attività differenziate che tengono conto delle esigenze dei bambini e delle loro famiglie. In particolare per quanto concerne le tariffe, che saranno applicate a decorrere dal 1/09/2011 relativamente ai nidi d’infanzia (in precedenza erano state modificate nel corso dell’anno, senza dare possibilità di riflessione sulla opportunità dell’iscrizione), risultano differenziate in tre fasce in base al proprio ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente):
1^ fascia da €. 0 ad €. 10.000 – importo mensile di €. 136,00 / 207,00 (a seconda della  fascia oraria prescelta) + presenza giornaliera €. 2,58;
2^ fascia da €. 10.001 ad €. 20.000 – importo mensile di €. 156,00 / 238,00 (a seconda della fascia oraria prescelta) + presenza giornaliera di €. 4,00;
3^ fascia oltre €. 20.000 – importo mensile di €. 190,00 / 291,00 (a seconda della fascia oraria prescelta) + presenza giornaliera di €. 4,00.
Vale la pena ricordare che l’ISEE è un indicatore che tiene conto della situazione economica complessiva della famiglia, avendo a base il reddito prodotto al quale vengono applicati coefficienti relativi al numero dei componenti, alla proprietà dell’abitazione ed all’eventuale mutuo ipotecario per il suo acquisto, il canone di affitto etc.; un ISEE di 20.000,00 €. per un nucleo costituito da 4
persone e con un canone di affitto di 700,00 €. mensili corrisponde ad un reddito complessivo di circa 55.000,00 €.; un ISEE di 15.000,00 €., per lo stesso nucleo, corrisponde a circa 42.000,00 €. di reddito complessivo; un ISEE di 10.000,00 €. corrisponde a circa 30.000,00 €..
Ora, a meno che i nostri amici del Pd, del PRC e di SEL non siano antagonisti di Robin Hood, sembra impossibile che abbiano una visione di equità sociale tale da mettere sullo stesso piano soggetti e famiglie con diversa capacità di spesa.
Rimane il fatto che Bastia Umbra, oltre al Comune di Bettona,  è l’unico dei Comuni a noi vicini che garantisce alle famiglie una diversificata offerta di servizi socio-educativi per la prima infanzia. La prova è la presenza di due nidi comunali, in grado di accogliere 92 bambini, attraverso i quali svolge anche quella funzione educativa, importantissima nei primi anni del bambino e sulla quale l’Amministrazione comunale intende continuare ad investire, forte dell’esperienza maturata in questi anni.

Bastia Umbra, 18 aprile 2011
Il Sindaco Stefano Ansideri

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