Bastia

Il «Serafico» compie 140 anni Un costante impegno nel sociale

ASSISI PRESENZA OPEROSA NELLA CITTA’ DI SAN FRANCESCO. LE CELEBRAZIONI L’ISTITUTO Serafico ha celebrato, con una serie di iniziative e di incontri, i suoi 140 anni di presenza operosa nella città di San Francesco al fianco dei più deboli. All’inizio vi erano accolti ragazzi sordi e ciechi, su spinta del fondatore il beato padre Ludovico da Casoria, mentre oggi opera come centro specializzato nella riabilitazione, educazione e inserimento sociale di persone con gravi disabilità plurime a livello sensoriale, fisico e mentale. Fra i vari momenti che hanno caratterizzato l’importante traguardo c’è stato anche quello ufficiale nella Sala della Conciliazione, con l’omaggio e il grazie a nome dell’intera città da parte del sindaco Claudio Ricci insieme al vice Antonio Lunghi. L’amministrazione cittadina ha consegnato al presidente dell’Istituto serafico, Gino Brunozzi, il trittico di medaglie d’oro, d’argento e di bronzo, raffiguranti la Basilica di San Francesco sul fronte e la città serafica sul retro, solitamente donato ai Pontefici e ai capi di Stato in visita ad Assisi. «E’ un dovere, un piacere e un onore dell’amministrazione comunale rendere omaggio all’Istituto Serafico in occasione del 140° anniversario dalla sua fondazione, certo d’interpretare non solo il sentimento della municipalità, ma quello dell’intera cittadinanza — ha sottolineato Ricci —. Se le Basiliche Papali di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli rappresentano lo spirito francescano della città serafica, le pietre rosa dell’Istituto Serafico ne simboleggiano il messaggio di speranza; e non solo. L’Istituto Serafico di Assisi è una vera e propria Basilica della dignità, che da sempre si contraddistingue per ricerca metodologica e innovazione dei servizi, rappresentando un modello didattico di respiro e interesse internazionale».
Le giornate di celebrazione dell’anniversario hanno visto la presenza in Assisi, fra gli altri, Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, Donatella Porzi, assessore provinciale alla cultura, Luciano Binaglia, preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Perugia, il vescovo Domenico Sorrentino, il vescovo emerito Sergio Goretti.
Maurizio Baglioni

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