Prova di forza bastiola con Battistelli, Pica e Fiorucci. E Scarfone: “Siamo al 40 per 100…”
SAN SISTO – I conti cominciano a tornare. L’esordio shock del Bastia a Narni (prima in vantaggio, poi sconfitto 2-1) sembra già un ricordo sbiadito.Eppure è roba di appena un paio di settimane fa.
La squadra di Scarfone, a dire la verità, ci aveva provato anche domenica scorsa a complicarsi la vita: avanti due volte e due volte riagguantata in casa dal modesto Campitello, anche se alla fine la vittoria era arrivata grazie aigoldiBatistellieBorrelli,entrambianovan-
tesimo già scoccato. Ieri invece è stato tutto più facile, forse anche troppo considerate le difficoltà oggettive legate all’avversario non proprio abbordabile (la matricola “attrezzata” San Sisto) e al campo in sintetico sul quale alla prima di campionato aveva rischiato di inciampare persino la corazzata Casacastalda (1-1 in extremis).
Eppure il primo brivido di giornata è per la schiena di Tajolini, reo di un rinvio maldestro che carambola sul corpo di Catani e finisce fuori di un niente (2’). È . un episodio isolato perché a dettare legge è il Bastia. Al 5’ azione tipo del repertorio biancorosso: lancio lungo, spizzata di Borrelli e Pica che attacca lo spazio; sul col-po sotto dell’attaccante campano arrivano provvidenziali i riflessi di Pifarotti in uscita. Per il Bastia però è buona la seconda. Il destro di Battistelli da posizione defilata è tutto tranne che irresistibile, ma stavolta l’estremo di casa la combina grossa e si lascia ingannare dal rimbalzo (11’). Gli ospiti giocano sul velluto e alla mezzora Pica e Borrelli dimostrano di essere una coppia già affiatata: uno-due nello stretto e palla gol gigantesca per l’ex bomber della Tiberis che a due passi dalla linea di porta si lascia ipnotizzare da Pifarotti.
Non è che il San Sisto restia guardare. La formazione perugina fa anche la partita per una ventina di minuti buoni, ma senza riuscire ad incidere negli ultimi sedici metri. E nel momento migliore dei biancocelesti arriva però la doccia gelata: destro ad incrociare di Pica dal limite e 2-0 ad una manciata di secondi dall’intervallo. Anche qui non poche responsabilità per Pifarotti, che si tuffa in netto ritardo. Giacchetti capisce che c’è bisogno di cambiare qualcosa e ad inizio ripresa getta nella mischia Biscaro Parrini (escluso un po’ a sorpresa dall’undici titolare) al posto di uno spento Sisani. Il gioiellino di scuola Castel Rigone rischia di lasciare subito il segno, ma sulla palla dentro di Catani arriva all’appuntamento con un pizzico di ritardo (7’).Dall’altra parte Borrelli e Pica si cercano di continuano: assist del primo e conclusione del secondo di poco alta sopra la traversa (10’). Borrelli gioca per i compagni. Al minuto 11’ si traveste da Xavi e manda in porta il giovanissimo Fiorucci, appena entrato, che con un diagonale chirurgico archivia la pratica e mette in ghiaccio la partita. I padroni di casa accusano il colpo e tirano fuori l’orgoglio quando ormai è troppo tardi. Protagonista nel finale è Biscaro Parrini, che prima si mangia un gol sottoporta calciando addosso a Tajolini (45’) e poi trova il palo con una fucilata dai venti metri (48’).
Sul capovolgimento di fronte la staffilata di Borrelli trova i guantoni di un attento Pifarotti. È questo l’ultimo sussulto. Per il San Sisto la prima sconfitta in campionato può essere terapeutica. Certo che il calendario non dà una mano (già affrontate anche Casacastalda e Real Virtus, domenica trasferta complicata ad Umbertide). Sei punti e sette gol segnati in sette giorni per un Bastia che, dopo lo scivolone di Narni, non si è soltanto rialzato, ma ha cominciato a correre. Se col tempo arriverà l’equilibrio che Scarfonehaintesta(ancoraqualchesvarionedi
troppo dietro, soprattutto sugli esterni) il Bastia può diventare la macchina perfetta. Davanti i biancorossi fanno paura: già due gol a testa per Borrelli e Battistelli, tre per Pica. Il gol, in un modo o nell’altro, arriva sempre.
SPOGLIATOI –  “Oggi a fare la differenza sono state le individualità”. È questo a fine partita il commento laconico di Giacchetti che poi aggiunge: “Il gol in avvio è arrivato su un episodio sfortunato, ma è stato il raddoppio a pochi minuti dall’intervallo a spezzarci le gambe. Avevo chiesto ai miei ragazzi una ripresa tutto cuore, ma il 3-0 in apertura ha penalizzato i nostri buoni propositi. Sono contento della reazione dei miei ragazzi nel finale, ma francamente di perdere col Bastia può anche starci”.
Contento Scarfone? Non del tutto. Il tecnico del Bastia non ha gradito qualche tocco lezioso di troppo da parte dei suoi ragazzi. “Dobbiamo essere più umili e più concreti. Sul 3-0 una partita è virtualmente chiusa, eppure abbiamo rischiato di subire il gol solo per mancanza di attenzione ed eccessiva superficialità”. Pocheparole, ma chiarissime. È il icarisma di a Rosario Scarfone, che sembra aver rivitalizzato giocatori apparsi un po’ sottotono nelle ultime due stagioni e ora tornati a brillare (su tutti Marchetti e Battistelli). “Non si vive di rendita – aggiunge il tecnico biancorosso – ma occorre dimostrare ad ogni partita il proprio valore. Al momento non stiamo ancora mostrando quello che siamo capaci di fare, siamo al 40%”. Alla faccia.

di NICOLA FREDDII

San Sisto  Bastia 0-3
SAN SISTO
(4-3-3): Pifarotti 5; Crippa 5,5 (dal 15’ st Siena 6), Stella 6,5, Mogini 5,5, Fiorucci 6,5; Calcagni 6, Faloia 6, Pantaleoni 5,5 (dal 25’ st Malfagia sv); Sisani 5 (dal 1’st Biscaro Parrini 6,5), atani 6, Ciani 6.
A disposizione e capitanucci, Giorgini, Bagnoli. All. Giacchetti 5,5.
BASTIA (4-4-2): Tajolini 6; Canestri 6, Silveri 6,5, Romani 6, Mariani 6; Antonini 5,5 (dal 1’ st Fiorucci 7), Oresti 7 (dal 44’ st Cascianelli sv), Marchetti 7 (dal 25’ st Arcioni sv), Battistelli 7; Pica 7, Borelli 7.
A disposizione: Tagliacozzo, Zurlo, Guerrini, Panzolini. All. Scarfone 7.
ARBITRO: Parrella di Battipaglia 5,5.
MARCATORI: 11’ pt Battistelli, 41’ pt Pica, 11’ st Fiorucci.�
NOTE: giornata soleggiata, terreno di gioco in sintetico. Ammoniti: (S), Romani, Silveri, Oresti (B). Espulsi (S), (B).
Spettatori: 300 circa. Angoli: 5-3. Recuperi: 0’ pt, 3’ st.

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