Eccellenza – Secondo posto per i biancorossi rivelazione



Il tecnico Cocciari: ‘Lavoriamo con umiltà E’ questo il nostro segreto più grande”.


SIMONE MAZZUOLI
BASTIA UMBRA – La vittoria ottenuta in trasferta in casa del Valfabbrica porta il Bastia ad un solo punto dalla vetta. A questo punto è forse riduttivo parlare di semplice sorpresa, perché la squadra di Massimo Cocciari sta dimostrando di saper fare punti in casa come un trasferta, con squadre di rango e con quelle dette di seconda fascia.
Il tecnico sta lavorando benissimo dopo la salvezza incassata la passata stagione. E un plauso va fatto anche a chi, come Danilo Moroni tanto per fare un nome,quest’estate ha lavorato in silenzio portando a casa giocatori funzionali al gioco del tecnico. Poi una parola va spesa per il lavoro di Massimo Cocciari. Tecnico burbero, scontroso e difficile da accontentare secondo i maligni.
Fosse anche vero, ciò non toglierebbe niente ai risultati del campo. Straordinari quelli delle ultime stagioni. Una salvezza miracolosa con la Pontevecchio, bissata nell’annata successiva. Un campionato (stra) vinto a Nocera e l’impresa della passata stagione con i biancorossi. Squadra presa in corsa e salvata senza il passaggio ai play out. Poi questo inizio di stagione. Belle partite, ma soprattutto tanti punti in classifica. E ora? “E ora continuiamo a ragionare, ma soprattutto a lavorare come abbiamo fatto dal primo giorno di raduno. Con l’umiltà di chi sa di avere di fronte avversari che sulla carta sono molto più competitivi di noi, ma anche con la consapevolezza che se si lavora seriamente e si riesce a mettere in campo la giusta voglia, queste differenze si possono azzerare. La classifica? Non ci deve spaventare. Anche perché ho chiesto ai miei ragazzi di non guardarla…”.
Su questo poi torniamo. Un passo indietro invece per spiegare la stagione del Bastia. Nata in estate con un cambio societario e con una serie di acquisti mirati che hanno puntellato la rosa dello scorso anno…: “La società con molta chiarezza ha messo a disposizione un determinato budget. Su questo sono state fatte tutte le valutazioni tecniche. Così è stata allestita questa squadra. Con giocatori che in parte già conoscevo (Falcinelli ndr) o con chi magari non riusciva a trovare spazio in altre compagini (Gnagni ndr). Poi si è puntato su alcuni giovani interessanti. Il resto lo abbiamo fatto con quei giocatori che già lo scorso anno avevano dato un grande contributo. Il risultato? Buono , senza dubbio. E qui anticipo la domanda sulla classifica. Ho detto ai ragazzi di non guardarla per il semplice fatto che noi perderemmo ciò che ci ha portato a raggiungere questi risultati se iniziassimo ad affrontare gli avversari facendo i calcoli con la graduatoria. Dobbiamo rimanere umili e concentrati Altrimenti ci aspettano brutte sorprese”. In cosa può migliorare ancora questa squadra? “In tante cose. In alcuni frangenti paghiamo il dazio della minor esperienza rispetto a molti avversari. E anche in alcuni meccanismi la squadra può crescere. Ma guardo anche agli aspetti positivi. Abbiamo sopperito ad assenze pesanti (Polchi, Falcinelli e Battistelli ndr) mantenendo sempre un buon profilo di squadra.
Migliorare si può sempre migliorare, ma diamo anche atto a questi ragazzi che stanno facendo un gran lavoro”.
E al tecnico cosa si può chiedere di più? “Io voglio fare solo il mio lavoro. Con serietà e profitto. Ho un unico desiderio. Che i risultati più o meno buoni degli ultimi anni, lascio giudicare gli altri, servano almeno a togliermi questa etichetta negativa che mi sento messa addosso. Ho le spalle larghe e vado avanti lo stesso. Ma mi piacerebbe essere giudicato solo per i risultati del campo”.

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